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L'esultanza di Petriccione dopo il gol del 2-0

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CROTONE – Il sapore del grande match, il blasone dell’una e dell’altra, in un sabato di passione all’Ezio Scida. Il Crotone batte l’Avellino e la tifoseria pitagorica fa festa. Decidono le reti di Chiricò e Petriccione.

La prima occasione per il Crotone arriva con un calcio di punizione conquistato da Tribuzzi e battuto da Jacopo Petriccione, palla alta che non impensierisce Marcone. Il Crotone non trova grandi spazi contro un Avellino compatto e ordinato, ci prova solo sui piazzati, spaventando gli ospiti con il sinistro sempre pericoloso di Chiricò al 25’. Sempre su calcio piazzato al 26 ci prova Petriccione, destro pericoloso che conquista successivamente un angolo dove Kargbo trova lo spunto giusto per mettere dentro una palla velenosa che non trova però nessun compagno. Il vento è cambiato improvvisamente, Kargbo con una serpentina velenosa sorprende la difesa dell’Avellino, Ricciardi lo stende in area ed è calcio di rigore, con conseguente ammonizione per il 27 dell’Avellino. Dal dischetto Chiricò viene ipnotizzato da Marcone, sulla ribattuta complice anche la deviazione di Aya, mette dentro: vantaggio pitagorico con il solito acuto dell’ex Padova al 30’.

L’Avellino si smarrisce, e su un nuovo angolo il Crotone sfiora il 2-0, prima Marcone respinge il colpo di testa di Gomez, poi Golemic viene respinto dalla difesa avversaria. La gara è bella, e la formazione di Taurino prova a scuotersi, sinistro improvviso di Micovschi sul quale Branduani risponde presente. Il secondo tempo riparte con il Crotone all’attacco, e l’Avellino pronto a ripartire. Episodio dubbio al 17’, Chiricò su angolo sembra beffare Marcone, Giordano fa proseguire senza assegnare il gol.

I rossoblù cominciano a carburare, collezionando occasioni, prima un destro dal limite di Gomez fuori dallo specchio della porta, poi Awua che sfrutta un errore grossolano in fase di impostazione dell’Avellino ma calcio altissimo. Al 26’ Tribuzzi si mette in proprio, Gomez gli libera lo spazio, l’ex Frosinone chiama Marcone al grande intervento. Girandola di cambi nella fase più calda del match, Lerda lancia Carraro al posto di Awua, Tumminello e Vitale per Tribuzzi, e Gomez. L’Avellino non riesce ad alzare il baricentro, il Crotone sfrutta il momento, e in ripartenza al 39’, Karbo regala un pallone d’oro a Petriccione che di sinistro fa 2-0.

I lupi sono costretti a rimanere in 10 negli ultimi istanti del match per lo stop di Aya, costretto a uscire, con Taurino che aveva finito i cambi. Non c’è più tempo, il Crotone vola a quota 19 punti, l’Avellino non riesce a sfatare il tabù della Scida. Al fischio finale torna ad esplodere la contestazione dei supporters avellinesi presenti allo Scida. Ottime trame di gioco, e gestione perfetta dei momenti, il Crotone esce dal campo con la consapevolezza di essere squadra vera e di poter contare su una rosa profonda e di qualità.

Lerda ha esternato tutta la sua soddisfazione: «Che fosse una gara non semplice lo sapevamo, pian piano abbiamo preso le misure, l’unico rammarico nella ripresa era di poter fare il secondo gol prima. Sono contento della prestazione, dell’atteggiamento, siamo sulla strada giusta».

Questo il tabellino della partita

  • CROTONE (4-3-3): Branduani; Calapai, Golemic, Cuomo, Giron (40′ st Mogos); Awua (23′ st Carraro), Petriccione, Tribuzzi (31′ st Vitale); Chiricò, Gomez (31′ st Tumminello), Kargbo (40′ st Pannitteri). In panchina: Dini, Gattuso, Bove, Giannotti, Bernardotto, Papini, Rojas, Crialese, Panico. Allenatore: Lerda.
  • AVELLINO (4-3-3): Marcone 5.5; Ricciardi 5 (31′ st Rizzo 5.5), Moretti 5.5, Aya 6, Zanandrea 6 (42′ pt Auriletto 5.5); Franco 5.5 (19′ st Ceccarelli 5.5), Matera 6, Casarini 5.5; Micovschi 5.5 (31′ st Murano 5.5), Trotta 5 (31′ st Gambale 5.5), Russo 6. In panchina: Pane, Tito, Garetto, Dall’Oglio, Maisto, Illanes, Minucci. Allenatore: Taurino 5.5.
  • ARBITRO: Giordano di Novara (Belsanti di Bari e Valente di Roma)
  • MARCATORI: 30’pt Chiricò, 39’st Petriccione
  • NOTE: pomeriggio ventoso, terreno in condizioni discrete, spettatori 4.496. Al 30’pt Marcone (A) para un rigore a Chiricò (C) che segna sulla rbattuta. Ammoniti: Ricciardi, Micovschi, Petriccione. Angoli: 6-5. Recupero: 4’pt e 4’st
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