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ROMA – Avanza la crisi e aumenta il divario tra Nord e Sud del paese, anche in termini di reddito pro-capite prodotto. E sono le province calabresi a chiudere le classifiche nazionali. Nel 2011 Milano, Bolzano e Bologna sono state le province con il reddito prodotto pro-capite più elevato, rispettivamente 33,9, 33,4 e 31,2 migliaia di euro. In coda alla graduatoria Vibo Valentia e Crotone con 13 mila euro. Poco più sopra Agrigento (13 mila e 200). A spiegarlo è stato il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, nel corso della presentazione del rapporto «Economie territoriali e il terziario di mercato». 

A livello regionale, tuttavia, lo stesso dato del reddito pro-capite prodotto porta il segno meno per tutte le regioni, da Nord a Sud, con punte nella stima per il 2013 rispetto al 2007 (anno pre-crisi) di -13,5% in Umbria, -10,4% in Veneto, -10,7% in Lazio, -8,4% in Molise.

Quest’ultima regione, ha sottolineato il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio, peggiorerà le sue perfomance anche rispetto al 1995, arrivando a i15,5% rispetto a quell’anno. «Nessuna regione – ha osservato Bella – si avvicina ai livelli del 2007 e, in alcuni casi, neanche quelli del 1995. Da dieci anni a questa parte – ha osservato – è ricominciata la migrazione interna da Nord a Sud, stile anni ’50. Talvolta le perfomance del sud possono risultare meno peggio a livello pro capite ma su questo pesa lo spopolamento».

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