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CATANZARO – Ritardi, errori, carenze significative nel sistema di gestione e di controllo e informazioni poco chiare o inesistenti. La Commissione europea, ancora una volta, non fa sconti alla Calabria. La risposta agli ultimi rilievi non ha convinto la Commissione che, ancora una volta, boccia l’operato delle autorità italiane e le invita a presentare le proprie osservazioni entro due mesi dalla data di ricevimento della loro lettera. In caso contrario sospensione, di tutto o parte, del contributo comunitario al programma operativo per l’intervento comunitario del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), ai fini dell’obiettivo “Convergenza nella Regione Calabria in Italia”. 

Insomma, il rischio della perdita del contributo che ammonta ad oltre 140 milioni di euro è ormai dietro l’angolo. Pur avendo raggiunto la Regione Calabria i target di spesa sui fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e Fse (Fondo sociale europeo) 2007/2013, evitando il disimpegno automatico delle risorse, le relative spese, in realtà, continuano a non poter ancora essere rimborsate dalla Commissione europea, con il concreto rischio di dissesto finanziario per il Bilancio regionale. Oggi Bruxelles chiede ancora una volta conto dei ritardi accumulati, della strategia che si vorrà adottare e dell’elevato tasso di errore sulle spese controllate. Errori rispetto ai quali la Commissione parla addirittura di carattere sistemico, che dimostra la grave carenza delle verifiche di gestione. Insomma, per l’Audit è arrivata una sonora bocciatura e toccherà alla Regione, ora, il difficile compito di mettere a punto le giuste osservazioni, da spedire  entro i prossimi due mesi.

SULL’EDIZIONE CARTACEA DEL QUOTIDIANO IL SERVIZIO INTEGRALE A FIRMA DI STEFANIA PAPALEO

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