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Lucio Presta mentre fa il cameriere

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Nella Calabria delle contumelie e della chiacchiere, del tatticismo partitico e di schieramento, finalmente si commenta un progetto degno di questo nome.

“La Terra dei Padri” presentato oggi dall’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, insieme ai suoi colleghi di giunta, parte da una felice intuizione.

Sono tanti i calabresi nel mondo. Partiti in diverse migrazioni di massa nei posti più disparati del pianeta. Quasi ogni nostro paese ha almeno un altro punto del globo dove la comunità si è trasferita mantenendo a volte le usanze, alcune abitudini, festeggiando nello stesso giorno il Santo Patrono e mangiando con nostalgia il cibo delle abbondonate contrade.

Le giovani generazioni ascoltano i racconti dei nonni, leggono libri, spesso non hanno mai visitato la terra dei padri.

Parliamo di un network enorme, spesso animato da personalità eccellenti che hanno raggiunto importanti posizioni sociali nelle nazioni dove si sono affermate. E’ noto che molti calabresi fuoridalla loro regione diventano i primi della classe.

Dedicare un intero anno solare al ritorno di massa di una comunità così vasta per una rifondazione del nostro turismo dopo la pandemia può essere una scacchistica mossa del cavallo.

La grande occasione per tastare la potenzialità di un turismo di massa animato da nostri corregionali, che hanno vissuto lontano e che tornano alle loro radici, magari popolando
temporaneamente borghi abbandonati.

E si spera che il progetto abbia anche tenuto in considerazione l’emigrazione più recente, quella dei giovani laureati che già tornano per vacanza, ma che potrebbero rivestire in questa occasione un ruolo da protagonisti.

Protagonista sarà sicuramente il manager calabrese, Lucio Presta, che collaborerà gratuitamente portando la testimonianza dei calabresi famosi nel mondo.

Un grande calabrese Lucio. Uno dei maggiori manager di spettacolo italiani ed uno dei più illustri cosentini della contemporaneità.

Un grande uomo. Ha perso la mamma alla nascita. Bello il suo emendamento in conferenza stampa a Gizzeria: “Il progetto chiamiamolo anche “La terra delle madri” per la grande forza che esprimono le donne calabresi”.

Un ex ragazzo di strada a Cosenza, in collegio dai Salesiani. Rifiuta l’impiego nell’azienda edilizia del padre e si mette a lavorare come cameriere (come mostra la foto). A Maratea la contessa Rivetti, incontrandolo, non riusciva a credere che avesse lavorato da giovane come cameriere nell’hotel di suo padre.

Ha girato il mondo ed è diventato Lucio Presta. Nel suo lavoro ha tenuto i suoi talenti lontani dalle paparazzate organizzate alla Corona.

In passato mi spiace che la sua generosa disponibilità a mettersi in gioco come sindaco di Cosenza sia stata azzoppata dai soliti sospetti della sinistra. Io credo avrebbe fatto bene come sindaco in caso di elezione.

Mi piacerebbe ci fosse una seconda occasione. È tifoso del Cosenza e mi piacerebbe anche che potesse prendere la guida della società.

Ma trovarlo schierato a sostegno del progetto “Terra dei Padri 2023” è una buona opportunità per tutta la Calabria.

Non sciupiamola.

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