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Il consigliere regionale Ernesto Alecci

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COSENZA – Era il 2001 quando la Ss 106 venne inserita nella famosa legge Obiettivo. A distanza di venti anni in Calabria su 415 km ne sono stati completati solo 67, ma soprattutto non c’è una progettazione definitiva e quindi una valutazione di massima dei costi. Sono questi i dati snocciolati ieri in aula dal consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci.

Consigliere, ieri il presidente Occhiuto ha puntato l’indice contro l’Anas mi pare…

«Bene, registriamo questa presa di posizione netta e condivisibile, ma non mi pare che possa bastare dopo vent’anni di inutili interventi spezzatino e dopo oltre 750 vittime dal 1996, di cui 7 già nel 2022».

In realtà Occhiuto è andato oltre, ha detto di aver scritto a Draghi perché nel Pnrr non c’è nessuna opera strategica della Calabria…

«Si questa affermazione è davvero sbalorditiva visto che le opere da inserire nel Pnrr doveva proporle la Regione Calabria. Capisco che all’epoca avevamo un consiglio regionale debole dal punto di vista istituzionale e costretto solo all’ordinaria amministrazione, ma mi pare di ricordare che Occhiuto ricopriva un ruolo non secondario alla Camera. Diciamo che prendiamo questa sua affermazione come un’autocritica».

Battute a parte, il punto è che nel Pnrr non c’è nemmeno la Ss 106..

«Purtroppo questa è una sconfitta per chi ha gestito la Regione negli ultimi tre anni non essere riusciti a far inserire questa strada così importante né nel Pnrr né nel fondo complementare».

E così adesso siamo senza copertura finanziaria…

«Esattamente».

Mi pare che l’assessore Dolce abbia parlato di una spesa vicina ai 4 miliardi di euro..

«Non è proprio così. Quelli sono i soldi necessari per il completamento del lotto che, per essere sintetici, va da Catanzaro verso Nord. Viceversa sul tratto che va da Catanzaro lido a Reggio Calabria non c’è nulla. Manca la progettazione e manca quindi l’ipotesi di spesa. Eppure stiamo parlando del tratto più pericoloso che ha fatto registrare il maggior numero di morti. Ma non è nemmeno questo l’aspetto peggiore di questa faccenda».

E qual è?

«Più passa il tempo più mi convinco che abbia ragione l’ex presidente dell’associazione Basta Vittime quando parla di strage di Stato riferendosi alle morti sulla 106».

Addirittura?

«Sì perché è davvero insopportabile l’indifferenza mostrata dal Governo verso questo tema. Il Governo in novembre ha nominato 57 commissari in tutta Italia sulle infrastrutture di cui 14 relativi alla mobilità. Ebbene per ogni opera è stato nominato un commissario ad hoc. Solo noi abbiamo un commissario in “coabitazione”. Il Commissario Straordinario per la Statale 106 Massimo Simonini, infatti, è commissario anche della E78 la Grosseto-Fano. Non so come faccia a seguire due opere così complesse e distanti fra loro. So solo che in commissione non si è presentato e che la Ss 106 è ad un punto morto, come ammesso dallo stesso Occhiuto».

Al Governo però c’è anche il suo partito, il Pd. Lei cosa propone?

«Nella mozione presentata, ho insistito affinché venisse inserita la richiesta di prendere contatti col Governo centrale al fine di emanare un Decreto Legge specifico che disciplini tutti i passaggi utili al completamento della Statale 106 e la nomina di un Commissario ad acta che possa dedicarsi “unicamente” a tale attività, in quanto l’attuale commissario ricopre il medesimo ruolo anche per un’altra importante arteria stradale come la E78 Fano-Grosseto. Concentrando uomini e risorse certe verso l’obiettivo unitario della messa in sicurezza e dell’ammodernamento della Statale Jonica 106 sarà possibile, come visto ad esempio nell’azione di ricostruzione del Ponte Morandi di Genova, concludere in tempi ragionevoli i lavori previsti».

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