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UNA cosa è certa: non è per il secondo posto in lista che si sta smuovendo il fronte cosentino di Sel. Dopo il passo indietro della Catizone, Enzo Paolini ha avviato le trattative per rientrare in quell’elenco di candidature dal quale era stato lasciato fuori. Ma se aveva amareggiato Eva la posizione alle spalle di Ida Dominijanni nella corsa per Palazzo Madama, l’ex candidato a sindaco di Cosenza – sconfitto nel 2011 da Mario Occhiuto al ballottaggio – non è tornato in gioco per un posto dal quale difficilmente si farà il salto in Parlamento.

«Voglio manifestare la mia più totale disponibilità a cedere quell’autorevole postazione come segno politico d’apertura nei confronti di quella sensibilità socialista tanto importante in una regione come la nostra» ha dichiarato oggi la Catizone annunciando la rinuncia alla candidatura «scaturita all’esito delle primarie». Ma se si vuole valorizzare la «sensibilità socialista», il secondo posto al Senato non basta. Qualche giorno fa, infatti, proprio l’ex sindaco aveva annunciato uno strappo, dimettendosi dalla direzione nazionale di Sel, dopo aver avuto conferma del fatto che era tramontata la candidatura di Ida Dominijanni anche in Toscana, in un incastro che avrebbe permesso alla giornalista del Manifesto di valutare poi l’opzione che avrebbe liberato l’eventuale posto calabrese.

E al di là dell’eventuale peso elettorale personale, la situazione non è cambiata sostituendo il nome in lista. Ma in casa Sel, in queste ore, le trattative sono febbrili. E gli scenari potrebbero essere rivoluzionati.

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