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IN Calabria l’emergenza lavoro in tutta la sua drammaticità. Tre disuccupati reggini si sono presentati a Catanzaro davanti all’assessorato regionale al lavoro con due bare. E a Cosenza, invece, un operaio che reclama gli stipendi arretrato minaccia di darsi fuoco. Si tratta di un dipendente della società Vallecrati, che si occupa di smaltimento dei rifiuti nel cosentino. Sta protestando vicino alla sede degli uffici amministrativi della società a Rende, nel cosentino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della polizia di Stato che cercando di evitare che l’uomo metta in pratica il suo intento.

Sono stati, invece, tre disoccupati provenienti dal reggino ad attuare il sit-in di protesta davanti gli uffici della Regione Calabria di via Lucrezia della Valle, a Catanzaro. Uno dei tre non è nuovo a queste iniziative, e già nei giorni scorsi ha promosso altre proteste. I tre denunciano l’assenza di prospettive occupazionali e chiedono interventi per il lavoro. Tutto si sta svolgendo comunque senza alcun problema per la circolazione stradale e per l’attività dei dipendenti della Regione. 

Ma azioni di protesta sono annunciate e segnalate in diverse realtà calabresi. Per quanto riguarda gli ammortizzatori in deroga, una lunga riunione tenuta ieri tra le parti, alla presenza di tutte le organizzazioni sindacali e della Regione, ha scongiurato i vari momenti di protesta che erano stati annunciati per oggi in diverse città della Calabria. Dopo una lunga trattativa sarebbe stato trovato l’accordo che scongiurerebbe problemi nei pagamenti delle spettanze per cassaintegrazione e ammortizzatori sociali. 

Cgil, Cisl e Uil, «hanno preso atto dell’impegno dell’Assessore al Lavoro, che ha sottoposto all’approvazione della Giunta Regionale la delibera di ratifica dell’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga sottoscritto il 10 aprile, che renderà fruibili i 41 milioni di euro ad oggi assegnati alla Calabria nella Legge di stabilità 2013, consentendo lo sblocco dell’erogazione dei sussidi ai lavoratori del bacino». I sindacati, quindi, esprimono cauto ottimismo «in attesa che in tempi brevi vengano assicurate le risorse per la copertura del sussidio per tutto il 2013 ed erogati le spettanze per tutti i lavoratori».

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