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BOTRICELLO (CZ) – A dieci anni di distanza da quei fatti arriva la decisione dei giudici amministrativi del Tar del Lazio di risarcire l’ex sindaco ed ex assessore di Botricello Michelangelo Ciurleo. Che il Consiglio comunale di Botricello, nel 2003, non andasse sciolto per presunte infiltrazioni mafiose lo aveva stabilito, con un’apposita decisione, prima lo stesso Tar del Lazio e poi il Consiglio di stato. 

Adesso, invece, con l’ordinanza depositata in questi giorni Ciurleo ha visto riconosciuto le sue richieste. Nello specifico, l’allora sindaco avrebbe subito, secondo la sentenza, “un pregiudizio riferibile ai diritti della personalità del ricorrente, con specifico riguardo al profilo del diritto alla reputazione ed alla vita di relazione”.

 L’ex sindaco ed ex assessore provinciale (carica quest’ultima che ha ricoperto fino allo scorso 1 maggio giorno in cui sono decadute le Giunta provinciali) dovrà essere anche “ristorato dei danni materiali subiti, per effetto della mancata riscossione dei compensi spettanti per l’espletamento del mandato di Sindaco, comprensivi anche dell’indennità di fine mandato, per tutto il periodo suindicato, anche se abbattuto della metà”

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