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Salvatore Borsellino

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«Quando sento Luigi io rimpiango di non essere giovane per poter lottare insieme a lui». Parla Salvatore Borsellino, che in un collegamento video dalla Sicilia, trasmesso in diretta in una piazza di Petilia Policastro (Kr), si schiera a favore di Luigi de Magistris, candidato governatore in Calabria, che nelle sue liste ha la sorella di Lea Garofalo. E il video, in questione, è stato trasmesso in occasione della presentazione della candidatura di Marisa Garofalo, che sulla scia dell’esempio dato da Lea, vuole proseguire la battaglia contro la ndrangheta.

«Luigi è uno che sa sognare e non solo sa sognare ma è anche uno che sa realizzare i suoi sogni. Quindi, rimpiango di non essere giovane e di non essere calabrese, perché se fossi calabrese, sarei lì a votare per Luigi, a votare per Marisa, perché questa è l’unica alternativa che hanno i calabresi per lottare veramente la ‘ndrangheta».

Il fratello del noto magistrato palermitano, ucciso dalla mafia si inserisce, quindi, nella campagna elettorale, a sostegno dell’ex pm di Catanzaro. I sondaggi per il momento danno de Magistris, a capo di un polo civico, al terzo posto, dietro il favorito Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra e di Amalia Bruni, candidata da Pd e M5s.

L’ex magistrato, però, conta di recuperare le cifre dei sondaggi nel segreto delle urne. De Magistris ha rifiutato alleanze con i partiti del centrosinistra e alla fine, nonostante qualcuno dei suoi fosse pure d’accordo, ha rinunciato pure ad un’intesa con Mario Oliverio, propenso a valutare l’ipotesi.

Anche se la Calabria, non è Napoli, perché il voto d’opinione, nella nostra regione conta di meno, de Magistris spera di avere dalla sua parte quel vento di protesa, che certo non potrà soffiare a favore di quelle forze politiche che nell’ultimo ventennio, si sono alternate al potere regionale.

Colpisce, infine, quel «torna a casa», invito che l’ex pm rivolge agli emigrati: «Sei calabrese ma vivi in un’altra città? Torna a casa per votare, avrai il 70% di sconto sul biglietto del treno, andata e ritorno». Questo il manifesto lanciato in questi giorni.

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