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Un pensieroso Roberto Occhiuto affacciato dalle finestre di Montecitorio

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ROMA – «Su alcune grandi infrastrutture la Calabria non può più attendere. In settimana ho incontrato i sindacati nazionali per chiedere loro un supporto concreto alle battaglie che la nostra Regione vorrà portare avanti nei prossimi mesi: presto, i miei uffici sono già al lavoro, nascerà la “vertenza Calabria”, un dossier articolato in almeno cinque punti che condividerò con Landini, Sbarra e Bombardieri, e che poi presenteremo insieme al presidente del Consiglio, Mario Draghi». Lo rende noto il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, segnalando però la presenza di «altri step legislativi che possono rappresentare un’opportunità per pretendere ascolto e risorse».

«Poche settimane fa il governo ha approvato in Consiglio dei ministri il Documento di economia e finanza, la cornice contenutistica dentro la quale verrà costruita la prossima legge di bilancio, e in questi giorni si stanno perfezionando i diversi allegati tecnici», prosegue il governatore, che fa sapere di avere chiesto «a Palazzo Chigi di inserire la Strada Statale Jonica come opera strategica all’interno dell’allegato Infrastrutture del Def, con un finanziamento dedicato di almeno altri 3 miliardi di euro per la realizzazione dei lotti che hanno già una progettazione definitiva o quasi definitiva. Il governo, inoltre, questa la mia ulteriore richiesta, dovrà finanziare integralmente il tratto calabrese della SS106 attraverso una specifica norma che stabilisca da subito stanziamenti pluriennali, così come è già stato fatto per l’Alta velocità, da inserire il prossimo autunno all’interno della manovra».

In realtà nessuno conosce con precisione cosa contenga l’allegato infrastrutture al Def. Diciamo subito che il documento definisce le infrastrutture prioritarie per lo sviluppo del Paese e illustra la politica del Governo in materia di infrastrutture e trasporti. Rappresenta quindi il documento programmatico sulla cui base il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) intende effettuare le scelte relative alle politiche per le infrastrutture e la mobilità del Paese.

Non ne conosciamo il contenuto perché non lo conoscono nemmeno i parlamentari. Basti pensare che la commissione Trasporti della Camera ha protestato contro il Governo per questo motivo, perché non ha avuto visione dell’allegato. La commissione ha così approvato il Def con l’impegno che il ministero dei Trasporti trasmetterà questo allegato entro il 30 aprile.

Il presidente Occhiuto però evidentemente ha altre fonti e sa che nel documento con ogni probabilità non ci sarà la Ss 106. Ricordiamo che questa importante arteria fu inserita nella famosa legge obiettivo del 2001. Sono passati vent’anni e in Calabria su 415 km ne sono stati completati solo 67. Inoltre sul tratto che va da Catanzaro lido a Reggio Calabria non c’è nulla. Manca la progettazione e manca quindi l’ipotesi di spesa. Si sono solo effettuati spezzoni di interventi come potete vedere dalla cartina che pubblichiamo in pagina.

Eppure stiamo parlando del tratto più pericoloso che ha fatto registrare il maggior numero di morti. Recentemente il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, intervenendo in consiglio regionale, ha diffuso questi dati preoccupanti chiedendo di accelerare sulla realizzazione dell’opera. Questo a suo avviso, però, può avvenire solo con la sostituzione del commissario Massimo Simonini.

Il punto è che quest’ultimo, unico fra le 57 opere commissariate da Anas in Italia, ricopre un doppio ruolo: commissario in Calabria e anche per la E78 Fano-grosseto. Un doppio incarico che evidentemente lo distrae dalle vicende calabresi. Ma il punto vero resta quello di avere i finanziamenti necessari a completare l’opera. L’assessore regionale Dolce ha parlato di una spesa di almeno 4 miliardi. Ma per come detto in precedenza, in assenza di progettazione stiamo parlando di stime.

«Ribadisco l’importanza del coinvolgimento dei segretari generali nazionali di Cgil, Cisl e Uil, del Consiglio regionale che si è già espresso sul tema in modo bipartisan, dei sindaci, del mondo dell’associazionismo, dei territori e della cittadinanza. Questa non è una battaglia solo calabrese. Dobbiamo gettare le basi per il tempestivo rifacimento di un’opera strategica non solo per la nostra Regione, ma per l’interno Mezzogiorno e per il Paese», ha concluso Occhiuto.

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