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Un tratto della Statale 106 jonica

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COSENZA – Da tremila e passa a 450. Il numero di emendamenti che accompagnano la legge di Bilancio – dal 20 dicembre all’esame della Camera – ha subito negli ultimi giorni una decisa cura dimagrante. Dopo la prima scrematura, con la dichiarazione di inammissibilità di circa mille proposte, è toccato ai gruppi parlamentari indicare tra i propri emendamenti i “segnalati”, ovvero quelli prioritari. Una riduzione richiesta per contenere i tempi di discussione e approvazione della manovra ed evitare l’esercizio provvisorio. Ha resistito alla scure l’emendamento proposto dalla deputata del M5S Vittoria Baldino all’articolo 88, che stanzia 3 miliardi per la statale 106 in 15 anni. È l’unico dedicato alla statale jonica che compare tra gli emendamenti “segnalati”, approdati ora in commissione Bilancio. La deputata chiede di portare lo stanziamento a 8 miliardi 950 milioni di euro, da erogare dal 2023 al 2032, partendo nel primo anno da 800 milioni.

Non era però l’unico degli emendamenti presentati. Nel faldone se ne trovano altri 2. Il primo presentato dai deputati di Forza Italia (primi due firmatari i calabresi Cannizzaro e Arruzzolo): lasciava invariato lo stanziamento di 3 miliardi e la programmazione su 15 anni, ma chiedeva di aumentare la dotazione per i primi anni, passando da 50 a 150 milioni per 2023 e 2024, da 100 a 250 per il biennio successivo e così via, riducendo poi i fondi previsti per gli ultimi anni.

Il secondo emendamento è stato presentato da parlamentari di Fratelli d’Italia (primo firmatario Fabrizio Rossi). Chiedeva di dividere i 3 miliardi previsti per la statale 106 con la strada statale 1 tirrenica, la via Aurelia. La Calabria quindi avrebbe avuto 1 miliardo e mezzo, iniziando nel 2023 con 25 milioni. A differenza dell’emendamento di Cannizzaro e Arruzzolo, che non ha superato domenica scorsa il passaggio tra gli emendamenti segnalati, Fratelli d’Italia il tentativo di arrivare in aula l’ha fatto.

L’emendamento di Rossi compare nella prima bozza di emendamento segnalati (quella dell’11 dicembre), frutto del lavoro di mediazione interna ai gruppi di domenica scorsa. Non compare però nella griglia dei segnalati arrivata ora allo studio (seduta del 14 dicembre) della commissione Bilancio. L’emendamento non è comunque sfuggito alla deputata Baldino. “Rappresenterebbe l’ennesima e vergognosa beffa ai danni dei calabresi, già colpiti in passato con la sottrazione di 7 miliardi per destinarli alle quote latte. Ieri il “furto” portava la firma Lega, oggi Fratelli d’Italia?” chiede Baldino.

LA REPLICA DI FRATELLI D’ITALIA

“Nessun rischio per i 3 miliardi destinati alla statale 106, su cui è confermato l’importante impegno del governo” è la replica che arriva a stretto giro dal vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi. “L’emendamento alla manovra che l’ha tanto preoccupata non è tra quelli segnalati. I parlamentari calabresi di Fratelli d’Italia hanno infatti seguito con grande attenzione il dossier del finanziamento della statale jonica e, appena notato l’erroneo inserimento dell’emendamento nella griglia dei segnalati, ne hanno chiesto e ottenuto il ritiro con la condivisione dell’intero gruppo – continua Antoniozzi – Voglio ricordare alla collega Baldino l’immobilismo assoluto dei Cinque Stelle nei quattro anni e mezzo in cui hanno governato sulla 106 e su tutte le infrastrutture riguardanti la Calabria”.

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