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L’assessore regionale al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese

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CATANZARO – “Dopo la pubblicazione del “Dossier sul precariato” in Calabria, dove emergono preoccupanti dati e rilevanti costi a carico del bilancio regionale, ieri in Consiglio regionale, abbiamo assistito ad un importante passo verso il percorso “svuota bacini del precariato” per la normalizzazione in materie di politiche attive del lavoro, con la proposta di legge che riguarda i bacini dei precari della Calabria, quali la legge 15/2008 e 40/2023. Con questa azione si garantirà stabilità occupazionale ai lavoratori precari che passeranno alle dipendenze di Azienda Calabria Verde. Un momento importante che ha visto il Consiglio regionale votare all’unanimità, che il presidente Occhiuto ha rimarcato quale segnale importante e di condivisione per la lotta al precariato. Un traguardo storico raggiunto dopo il confronto con i principali Comuni coinvolti, con i sindacati, con Azienda Calabria Verde, riscontrando la disponibilità dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, primo firmatario dell’iniziativa condivisa con gli altri consiglieri di maggioranza”.

É quanto dichiara in una nota l’assessore regionale al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese.

“La legge 15/2008 – ha spiegato Calabrese – ha un bacino di 515 lavoratori precari, di cui 80% sopra i 55 anni, con la mansione principale di giardinieri, impiegati in alcuni Comuni calabresi e presso l’Ente Parco nazionale del Pollino e da destinare ora allo svolgimento di attività esecutiva di cantieristica forestale. La Regione, dunque, che oggi spende dal bilancio per questo bacino circa 8 milioni di euro di risorse storicizzate, grazie alla nuova legge sosterrà l’opportunità della contrattualizzazione, dopo la manifestazione d’interesse su base volontaria, trasferendo ad Azienda Calabria Verde le risorse economiche necessarie. Analoga situazione avverrà per i 64 precari della legge 40/2013 (di cui la maggior parte superano 50 anni) che impattano risorse storicizzate per circa 758 mila euro”.

“Un percorso – rimarca l’esponente della Giunta – che rientra nell’attività virtuosa del Governo regionale che abbiamo avviato al fine di svuotare i bacini a carico della Regione, fermo restando il rigido indirizzo politico che con il presidente Roberto Occhiuto si sta perseguendo affinché nella nostra Regione non si vadano più a creare misure di precariato. Grazie all’assessore Gianluca Gallo per aver lavorato assiduamente e tracciato un percorso importante considerando anche la valenza di questi lavoratori nel settore dell’agricoltura e forestazione. Grazie a tutti i consiglieri regionali e al gruppo di Fratelli d’Italia con cui stiamo condividendo azioni necessarie per il mercato del lavoro e lo sviluppo della nostra Regione”.

“Le politiche errate del passato, che hanno provocato ritardi al Governo regionale, creano illusioni ed aspettative alle persone che oggi arrivano all’età pensionabile con la sola pensione sociale. Il nostro obiettivo – sostiene infine l’assessore Calabrese – è quello di creare condizioni sostenibili e modelli virtuosi di impiego per avere in Calabria lavoro vero e fare in modo che i calabresi possano restare in Calabria con opportunità lavorative e requisiti di dignità che, spesso, sono mancati a causa di un corto circuito alimentato anche dalla politica”.

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