X
<
>

Gli uffici della Regione Calabria

Share
3 minuti per la lettura

COSENZA- E’ ancora tempo di nomine alla Regione Calabria con il presidente Occhiuto che sta per completare la cerchia dei suoi consulenti più fidati.

Riporta infatti la data del 27 dicembre scorso il decreto con il quale Occhiuto nomina il vice capo gabinetto che dovrà affiancare Luciano Vigna. Si tratta di Marina Patrizia Petrolo, segretario comunale in servizio a Mileto, nel Vibonese. Si tratta di persona che ha una grande esperienza e competenza maturata nel corso della sua lunga carriera professionale. Per inciso è anche la moglie del commercialista vibonese Tonino Daffinà. fedelissimo da sempre degli Occhiuto.

Ma gli incarichi non finisco qui. Il presidente ha nominato anche un superconsulente in materie giuridiche. Il suo nome è Ettore Figliolia. Già in servizio all’Avvocatura generale dello Stato e con una lunga sfilza di incarichi governativi alle spalle, Figliolia si occuperà dei “temi giuridici riguardanti l’azione di governo”. Il suo compenso sarà di 12mila euro l’anno più il rimborso delle spese. Figliola è il secondo consulente scelto da Occhiuto dopo l’esperto avvocato cosentino Ettore Jorio che invece non percepisce alcun compenso.

Ma nel team dei consulenti c’è anche una terza figura, questa volta con un incarico affatto particolare. Come vuole la tradizione della nostra politica si tratta di un “trombato”. E’ l’editore Salvatore Gaetano, già coordinatore crotonese della Lega poi candidatosi con Forza Italia alle ultime regionali, che dopo aver mancato l’elezione ora è chiamato a occuparsi della “verifica dell’attuazione del Programma di governo in materia di comunicazione strategica del territorio, con particolare riferimento alla definizione ed alla realizzazione degli obiettivi strategici afferenti al territorio della Provincia di Crotone”. Per la sua attività, qualsiasi cosa significhi, Gaetano percepirà solo un mero rimborso spese.

Ma le nomine non sono finite qui. C’è anche la riconferma di Maurizio Nicolai, come direttore generale del Dipartimento Programmazione. Nicolai era stato nominato dalla compianta presidente Santelli nel 2020 dopo che non era riuscito a centrare l’elezione in consiglio regionale nelle lista dell’Udc.

Diciamo subito che nel ruolo Nicolai non ha brillato. La sua attività, piuttosto, si è caratterizzata per due imbarazzanti vicende. La prima riguarda la presentazione in consiglio delle linee guida sul futuro Por che erano un vero e proprio copia&incolla da quelle del Veneto e della Lombardia. Il lavoro era stato fatto in maniera così marchiana da mettere in imbarazzo la stessa maggioranza che chiese ed ottenne il ritiro del provvedimento.

L’altra questione è quella relativa ai fondi bloccati da Bruxelles: 69 milioni di euro rimasti fermi, perché la Commissione Europea chiedeva maggiori informazioni circa una serie di criticità riscontrate nel sistema di controllo e gestione dei fondi. Quando la notizia scoppiò lo stesso Nicolai provò, sia pure attraverso una nota firmata anonimamente dal Dipartimento, a minimizzare, ma i fatti sono purtroppo ostinati. Fu proprio il presidente Occhiuto, nelle interviste a margine del primo e finora unico Comitato di Sorveglianza, a confermare la circostanza ed a comunicare che sarebbe andato a Bruxelles a risolvere personalmente la questione. Così fece, un avvenimento irrituale per la burocrazia europea, per rassicurare la Commissaria Europea Ferreira sul nuovo corso della Regione Calabria. Ma soprattutto riuscì a sbloccare i 69 milioni.

Resta il problema di cui scrivevamo ieri ovvero il dubbio se la burocrazia regionale sia davvero in grado di reggere il passo del nuovo presidente. Probabilmente da sola no, bisognerebbe scegliere i puntelli giusti.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE