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L'Aula del Senato

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ROMA – Passa anche in Senato il Decreto Calabria sulla sanità che stabilisce le funzioni del Commissario nominato dal Governo, chiamato ad attuare gli obiettivi previsti nei programmi del piano di rientro, a svolgere, ove delegato, i compiti di rafforzamento della rete ospedaliera con l’adozione di piani di riorganizzazione per far fronte all’emergenza Covid.

Il Senato ha dato il via libera alla fiducia posta dal ministro Federico D’Incà a nome del governo con 149 sì, 117 no e un astenuto. Il provvedimento viene così approvato in via definitiva.

Tra i voti contrari, quello del senatore calabrese di Italia Viva Ernesto Magorno. «Non posso che sentirmi mortificato e deluso – ha dichiarato il sindaco di Diamante –. Con un mio emendamento al Decreto Calabria proponevo di istituire, all’interno della struttura commissariale della sanità un organo formato dai sindaci, con poteri di controllo e di proposta. Purtroppo, questa norma è stata inopinatamente stralciata e ciò dovrebbe preoccupare l’intera delegazione dei senatori calabresi».

Sulla sanità calabrese: «Quanto ci vorrà per rimediare allo sfacelo della sanità calabrese? Non poco – ha dichiarato nel suo intervento la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità Elisa Pirro – infatti non sono bastati i 18 mesi di commissariamento precedente e i poteri dati, quindi c’è bisogno di altro tempo e ulteriori strumenti e li mettiamo a disposizione in questo decreto».

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