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Nino Spirlì

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CATANZARO – «Confermo che le scuole superiori in Calabria riapriranno alla didattica in presenza da lunedì primo febbraio». Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì tornando a parlare in diretta dal suo profilo Facebook.

«Dobbiamo rispettare la decisione del Consiglio di Stato dopo i ricorsi di alcuni genitori – ha aggiunto il responsabile dell’esecutivo – Rilevo comunque che alcuni uffici gestiti da adulti decidono lavorando in smart working i destini di altri che dovranno invece andare di persona in aula. Mi chiedo se è possibile questa ‘giostra’ dei ragazzini che possono essere esposti al contagio mentre gli adulti lavorano da casa».

«Il buon senso mi indicherebbe il contrario – ha proseguito – proteggere piccoli ed anziani che sono più deboli ed aprire le attività degli adulti che possono agire rispettando ogni indicazione anticontagio».

E sulla diffusione del virus il presidente facente funzioni ha aggiunto: «Molti di questi contagi ce li stiamo proprio andando a cercare. Perché c’è gente che continua a fare la festa per l’uccisione del maiale, gente che continua a fare le feste per i 18 anni dei figli, che continua a fare la tavolata di pizza per i compagni di scuola dei figli, perché si sono annoiati di stare da soli, quindi pensano che i ragazzi sono sani e poi invece di quella tavolata, su 10 partecipanti otto sono contagiati».

«Chiariamoci le cose – ha scandito Spirlì – siamo in mano a noi stessi. Non possiamo chiedere un super lavoro ai nostri medici in ospedale, ai nostri infermieri, ai nostri Oss, semplicemente perché noi siamo stati sciocchini, per non dire altro, a fare quello che abbiamo fatto. Smettiamo con queste feste, smettiamola con i diciottesimi, perché tanto si può festeggiare anche dopo».

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