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La riunione tra Spirlì, Longo e l'unità di crisi

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CATANZARO – Scuole chiuse in Calabria a partire da lunedì e per due settimane. E’ la decisione del presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì che stamani, nel corso della riunione dell’Unità di crisi per il Covid-19, ha sottolineato la necessità di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ordine e grado e nelle università (LEGGI LA NOTIZIA).

La disposizione verrà ratificata da una specifica ordinanza, che sarà in vigore da lunedì e per due settimane.

La didattica in presenza sarà consentita solo nei casi di handicap gravi degli studenti e per un numero limitato di ore. Spirlì ha sollecitato un intervento deciso per arginare le varianti.

SPIRLÌ: «DECISIONI INDISPENSABILI»

«La necessità di arginare l’avanzata del Covid e delle sue varianti – afferma Spirlì – ci porta a prendere decisioni indispensabili. Tutti sappiamo che il popolo più aggredito dalla variante inglese è quello dei più giovani. Non possiamo permetterci di far arrivare questa onda d’urto sulla sanità e dobbiamo necessariamente prendere i provvedimenti del caso. Uno dei primi è questo: le scuole si fermano per due settimane. Durante questo periodo inizieremo la vaccinazione del personale scolastico che si renderà disponibile. Nessuno entrerà a scuola, salvo i casi di comprovata disabilità. Il resto dei giovani studierà da casa con il collegamento a distanza».

Quanto alla campagna vaccinale, «prosegue con i dovuti aggiustamenti. Oggi abbiamo fatto il punto sulle persone già vaccinate e messo in atto un piano suppletivo, che si aggiunge a quello già presente. Saranno aperti altri 32 punti vaccinali, oltre agli attuali 78. Ho chiesto con vigore che alle categorie già autorizzate si aggiungessero i disabili, i patologici, tra cui anche quelli pregressi, assieme agli accompagnatori e ai conviventi, utilizzando anche i medici di Medicina generale. Seguirò tutto personalmente, facendo anche visita ai centri vaccinali per verificare i modi in cui il servizio viene prestato».

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