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REGGIO CALABRIA – Aria non ha più un occhio e dovrà essere curata ancora a lungo per poter tornare alla vita di prima. Lo scorso 7 agosto a Laureana di Borrello la cagnetta è stata aggredita da ignoti che l’hanno colpita ripetutamente, lasciandola in fin di vita.

Quando alcune volontarie l’hanno salvata aveva le mammelle piene di latte, segno che – con ogni probabilità – con lei c’erano dei cuccioli che, però, non sono stati ritrovati.

Pubblichiamo la lettera che ci è stata inviata dalle volontarie Donata Ganino e Alessandra Barbuto, da anni attive sul territorio. Non è il primo animale che riescono a salvare dalla violenza ingiustificata e per questo lanciano un appello alle istituzioni affinché si faccia di più sul versante dei maltrattamenti sugli animali.

“Aria, l’abbiamo chiamata così perché significa colei che combatte. La storia di Aria è una delle tante storie di maltrattamento al sud, nella nostra Calabria. Aria è stata brutalmente picchiata a morte, un colpo contundente che le ha causato l’asportazione dell’occhio, diverse suture e contusioni all’addome e al torace, Aria inoltre aveva il latte alle mammelle, dei cuccioli nessuna traccia. È attualmente in fase di ripresa ma dovrà fare controlli all’anca e al bacino. Aria è solo una delle tante storie che affliggono la nostra terra, ogni giorno emergenze e casi gravissimi di maltrattamento o abbandono. Il nostro è un appello disperato alle Istituzioni, ai Sindaci, alla Presidente della Regione Calabria Jole Santelli e agli organi di Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani e Forestale affinché possano applicare la legge in ogni sua forma contro ogni forma di maltrattamento sugli animali e affinché effettuino controlli di prevenzione sul territorio. Ci appelliamo infine ai nostri concittadini, a tutta Italia, affinché nessuno chiuda gli occhi di fronte a questo scempio che si consuma ogni giorno sotto gli occhi di tutti, invitiamo l’intera popolazione a denunciare e segnalare ogni forma di violenza contro gli animali e confidiamo nella sensibilizzazione come ultima arma per dare una svolta a questa tragica situazione che si protrae da anni, non possiamo pretendere che tutti amino gli animali ma possiamo pretendere civiltà e rispetto”.

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