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REGGIO CALABRIA – Omofobia e violazione della privacy in riva allo Stretto. Protagonisti loro malgrado due ignari giovani omosessuali che, seduti su una panchina del Lungomare cittadino in una bella giornata di sole, si stavano scambiando qualche bacio.

Niente di proibito, nessuna scena hard, neanche lontanamente qualcosa che potesse far pensare ad atti osceni in luogo pubblico.

Semplicemente due giovani che si baciano. A gridare allo scandalo è un personaggio di estrema destra noto in città, candidato alle scorse elezioni con la lista “Ama Reggio”, che ha postato su Youtube il video dei due giovani, ripresi evidentemente di nascosto e dall’alto, dalla balconata che si affaccia sulla parte bassa del lungomare.

Il titolo del video postato col proprio profilo su Youtube non lascia spazio ad equivoci: “Reggio Calabria, ricchioni sul lungomare”. Ad accompagnare le immagini una musica drammatica e delle didascalie ancora più crude: “State vedendo bene… due ricchioni avvinghiati”, e poi ancora “Speriamo guariscano da questa loro atroce malattia…”.

Il video ha scatenato le polemiche sia sullo stesso Youtube che su Facebook. In tanti hanno commentato il video stigmatizzando l’operato dell’ex aspirante consigliere. Qualcuno ad esempio ha spiegato all’autore del video che è proprio per il suo comportamento che in Italia si rende necessaria l’approvazione del DDL Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia. Insomma il video gli si è ritorto contro.

A causa delle numerose segnalazioni degli utenti, il video è stato reso privato e non più pubblico. In serata è arrivata la replica del diretto interessato il quale precisa che il video caricato sul suo canale youtube qualche ora addietro «risale a ben quattro anni addietro e le riprese non sono state effettuate da me, ma sono di pubblico dominio. Escludo ogni ipotesi di omofobia in quanto ho alcune amicizie di persone omosessuali, con le quali ho instaurato un rapporto pacifico e con le quali c’è una stima reciproca. Non ho paura delle persone che hanno fatto una scelta diversa dalla mia».

Infine afferma di trovare “assurdo” la strumentalizzazione «mettendo in mezzo la mia candidatura da consigliere comunale», fino ad arrivare «a tirare in ballo il movimento civico AmaReggio e altre realtà associative – di cui faccio parte – che sono del tutto estranee a questo video».

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