X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

I carabinieri hanno aumentato i controlli nella zona di Gallina dopo l’omicidio dell’imprenditore

REGGIO CALABRIA – Si è concluso con l’arresto di cinque persone il servizio straordinario di controllo del territorio svolto dai carabinieri della compagnia di Reggio Calabria dalle prime luci dell’alba di ieri e protrattosi per l’intera giornata nella frazione Gallina del capoluogo, dopo l’omicidio commesso nella zona e nel quale è stato ucciso l’imprenditore Giovanni Vilasi (LEGGI).

I Carabinieri del comando provinciale, supportati da un’unità dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, due unità cinofile del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia nonché dagli specialisti dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno proceduto all’arresto di: Antonino, Alampi, reggino 50enne, già noto alle forze dell’ordine; del figlio Carmelo Nicola Alampi, reggino 22enne; Diego Alampi, reggino 30enne, nipote di Antonino; Vasile Ilinca, rumeno 44enne, operaio.

I quattro sono stati trovati in possesso di una pistola marca “Astra” calibro 7.65 con matricola punzonata ed oltre 200 cartucce dello stesso calibro detenute illegalmente. Arma e cartucce erano state nascoste sotto un lavello ubicato all’interno di un fabbricato su un terreno sito in località Armo di Gallina di proprietà della famiglia Alampi, utilizzato per la produzione di legna da ardere e carbone. I quattro arrestati dovranno rispondere del reato di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione.

La quinta persona arrestata è Paolo Domenico Alampi, 27 anni, reggino, già noto alle forze dell’ordine, fratello di Diego. Durante una perquisizione domiciliare effettuata in località Ravagnese, l’uomo è stato trovato in possesso di oltre 200 grammi di marijuana di cui ha provato a di disfarsi lanciandola dal balcone, e di 7 piantine di “cannabis indica” e di un bilancino di precisione.

Alampi è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare se la pistola sequestrata possa essere stata utilizzata in recenti episodi di fuoco nella zona, mentre la droga è stata trasmessa al laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale di Reggio Calabria per le analisi del caso. Complessivamente, nel corso del servizio, sono state identificate 252 persone e sottoposti a controllo 153 mezzi, con 17 perquisizioni domiciliari e veicolari effettuate.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE