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REGGIO CALABRIA – Cinque sequestri disposti dalla Procura della Repubblica, sezione misure di prevenzione, ed eseguiti dal Gico e dalla Scico della Guardia di finanza di Catanzaro e di Roma nei confronti di altrettante persone ritenute trafficanti internazionali della locride che lo scorso giugno erano state arrestate nell’ambito della maxi operazione antidroga denominata Santa Fé (LEGGI LA NOTIZIA DELL’OPERAZIONE).

L’operazione Santa Fé è stata messa a punto in sinergia con la Dea americana e con la Guardia civil spagnola ed ha consentito di sgominare un’organizzazione internazionale di narcotrafficanti e di sequestrare oltre quattro tonnellate di cocaina purissima.

Per quanto riguarda il filone italiano dell’inchiesta aveva evidenziato contatti, alleanze e collaborazioni tra gruppi criminali della locride e quelli dell’area tirrenica. Le indagini condotte dagli investigatori del Gico di Catanzaro e dello Scico di Roma, prodromiche all’emanazione dei provvedimenti di sequestro, hanno consentito di ricostruire in capo agli indagati un notevole complesso patrimoniale, costituito da immobili, autovetture e aziende, detenute sia direttamente che attraverso prestanome, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alle capacità economico-reddituali dei rispettivi titolari. I beni complessivamente sequestrati comprendono 4 aziende, di cui una ad Ardea in provincia di Latina, 6 autovetture, quote societarie, 1 terreno, 12 fabbricati, di cui una villa sita a roma, 21 rapporti bancari, il tutto per un valore di oltre 2,5 milioni di euro.

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