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Il senatore Antonio Caridi

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REGGIO CALABRIA – Antonio Caridi, 47 anni, reggino, senatore della Repubblica eletto nel 2013. Sarebbe lui una delle figure principali dell’operazione “Mammasantissima” (LEGGI LA NOTIZIA DELL’OPERAZIONE) che ha permesso di individuare la cupola segreta che avrebbe gestito le decisioni della ‘ndrangheta.

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La sua è una lunga carriera politica intrapresa in una famiglia che in passato ha avuto esperienze con l’elezione del padre del senatore Caridi a vicesindaco di Reggio Calabria nelle fila della Democrazia Cristiana.

Laureato all’Università Statale di Milano come tecnico-audiometrista, inizia la sua carriera politica nel 1997 quando viene eletto consigliere comunale per l’Unione di Centro come primo degli eletti. Cinque anni dopo, nel 2002, viene nominato assessore comunale, incarico confermato nel 2010 sempre tra le fila dell’Unione di Centro. Nel 2010 inizia la scalata verso i vertici della politica con l’elezione a consigliere regionale del Popolo delle Libertà, anche in questo caso risultando il primo degli eletti nella provincia di Reggio Calabria con oltre undici mila preferenze. Un risultato che gli vale la nomina ad assessore alle Attività produttive nella Giunta di centrodestra guidata da Giuseppe Scopelliti.

Tre anni dopo arriva l’ennesimo successo di una carriera sempre in ascesa: nel 2013, infatti, Caridi viene eletto senatore della XVII Legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Calabria per il Popolo della Libertà, diventando membro della Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) dal 7 maggio e della Commissione parlamentare per le questioni regionali dal 19 luglio.

Il suo nome viene travolto dalle polemiche quando il capogruppo al Senato del Popolo delle libertà, Renato Schifani, lo propose quale componente della Commissione parlamentare antimafia. Anche le sue adesioni ai partiti politici sembrano essere fulminei, dal momento che dopo l’adesione al Popolo delle libertà, passa nel gruppo del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, quindi nel 2014 aderisce al gruppo Grandi autonomie e libertà.

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