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Una pattuglia dei carabinieri

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SAN GIORGIO MORGETO (REGGIO CALABRIA) – Due persone, uno di San Giorgio Morgeto Girolamo Carere di 38 anni e l’altro di Cinquefrondi, Marco Cascarano di 39 anni, già sindaco della cittadina della Piana ed oggi consigliere comunale di Cinquefrondi, sono stati destinatari di un’ordinanza eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova con la quale gli viene imposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria emessa dal Gip del Tribunale di Palmi su richiesta della Procura di Palmi.

I due sono accusati di tentata truffa aggravata in concorso. La misura cautelare scaturisce da una attività investigativa svolta dalla Stazione Carabinieri di San Giorgio Morgeto, con il coordinamento del sostituto procuratore Daniele Scarpino, che prese il via nel maggio 2017 a seguito del rinvenimento a San Giorgio Morgeto di un mazzo di fiori e dei proiettili calibro 12, accompagnati da un messaggio di condoglianze, posizionati sul parabrezza di una autovettura parcheggiata in strada e di proprietà di un commerciante del posto.

Pochi giorni dopo lo stesso commerciante aveva trovato sul portone di ingresso di un suo famigliare un altro allarmante messaggio intimidatorio. Dalla denuncia di questi fatti vennero avviate le indagini dei Carabinieri che si sono avvalsi di analisi tecniche, accertamenti e riscontri investigativi per chiarire il movente degli atti intimidatori. Le indagini hanno consentito di escludere la matrice estorsiva e a ricostruire uno scenario diverso, nel quale gli indagati, amici della vittima, hanno intenzionalmente compiuto le minacce per intimorire il commerciante ed ingenerare in lui un pericolo immaginario.

Carere e Cascarano, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, approfittando di questa condizione, hanno raccontato alla vittima circostanze false e ingannevoli, tentando di convincerlo a pagare 3 mila euro in contanti, da suddividere in rate mensili, che poi loro avrebbero dovuto consegnare a terzi soggetti inesistenti, al fine di risolvere bonariamente la situazione di pericolo, in realtà da loro stessi creata. I militari dell’Arma hanno verificato che a depositare i fiori e le cartucce sul parabrezza dell’auto del commerciante sarebbero stati materialmente Carere e Cascarano. Il piano però, da loro concepito, è andato male, perché il commerciante non ha ceduto alle pressioni e non ha quindi consegnato agli indagati il denaro ingiustamente richiesto ma si è rivolto ai Carabinieri che hanno acquisito prove ritenute granitiche che inchioderebbero i due soggetti attenzionati dalla Procura della Repubblica.

Alla luce dei riscontri e delle verifiche effettuate dai Carabinieri i due dovranno rispondere del reato di tentata truffa aggravata. Nonostante la notifica del provvedimento avvenuto sabato scorso e cioè il 23 giugno, Cascarano il giorno successivo, domenica 24 non ha esitato a mettere in atto una manifestazione politica in piazza a Cinquefronti per attaccare l’attuale sindaco Michele Conia, del quale ha anche chiesto le dimissioni.

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