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Uno degli allacci abusivi

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ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – Dodici persone sono state denunciate dai carabinieri a Rosarno, con l’accusa di furto aggravato di acqua potabile. In particolare, nel corso di controlli avviati dall’Arma, congiuntamente alla polizia locale ed alla polizia metropolitana, a seguito delle numerose segnalazioni di dispersione idrica effettuate dal Comune di Rosarno, è stato accertato che i denunciati, molti dei quali titolari di aziende agricole ricadenti nel territorio della municipalità rosarnese, avevano realizzato allacci abusivi alla rete idrica comunale sia allo scopo di alimentare le loro abitazioni private, sia per prelevare, senza pagarli, ingenti quantitativi di acqua per l’irrigazione di coltivazioni agricole.

In alcuni casi, i militari ed il personale della polizia locale e di quella metropolitana di Reggio Calabria, al fine di individuare le eventuali condotte illecite sono stati costretti ad effettuare degli interventi con l’uso di escavatori che hanno permesso di individuare dei punti di allaccio alla rete idrica comunale talvolta sino a 2 metri di profondità.

I servizi sinora svolti – che consentono di recuperare 500 litri al minuto, pari a circa 720.000 litri al giorno – hanno permesso da un lato di conseguire un risparmio economico di oltre 20 mila euro circa al mese, con una stima annuale di 241mila euro, e dall’altro di superare il fenomeno della carenza idrica che ogni anno impedisce ai cittadini di usufruire di questo bene primario nelle proprie abitazioni.

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