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Cesare Diano, scomparso all'età di 76 anni in una foto d'archivio

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REGGIO CALABRIA – E’ morto l’imprenditore reggino Cesare Diano, già presidente provincia degli industriali di Reggio e di Confindustria Calabria. Aveva 76 anni. A darne notizia è il presidente di Confindustria Reggio, Domenico Vecchio che esprime il cordoglio di tutti gli associati.

«Confindustria Reggio Calabria, in ogni sua componente – afferma Vecchio – piange la scomparsa di Cesare Diano, capitano d’industria che ha scritto pagine importantissime della vita economica in riva allo Stretto, storico presidente degli industriali reggini e calabresi, ma soprattutto uomo di grande visione e valori che ha lasciato una traccia indelebile».

«Cesare – prosegue Vecchio – non è stato solo in grado di costruire un grande gruppo industriale, solido, strutturato e apprezzato in tutta Italia; ma è stato anche e soprattutto un punto di riferimento per tutti noi, dentro e fuori Confindustria, per Reggio e per la Calabria».

«La capacità di leggere le dinamiche economiche e socio-politiche – è la conclusione – la cifra etica, l’autorevolezza nell’ambito della vita pubblica hanno accompagnato Cesare Diano in tutti questi anni, fino alla fine, quando, nonostante i problemi di salute, non ha mai smesso di essere un leone, un combattente vero e un leader».

Cesare Diano era soprannominato “il re del tondino”. Nel 1984 suo figlio Vincenzo quando aveva 11 anni era stato rapito e tenuto prigioniero nelle montagne dell’Aspromonte. Fu rilasciato dopo ben 72 giorni di prigionia a Villa San Giovanni. La liberazione era avvenuta a poche ore dalla conclusione della visita in Calabria di Papa Giovanni Paolo II.

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