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Maria Carmela Gioffrè

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BAGNARA CALABRA (RC) – In programma venerdì 8 luglio a Messina la prossima visita medica di verifica per Maria Carmela Gioffrè, l’insegnante dell’istituto comprensivo “U. Foscolo” della cittadina del basso Tirreno reggino che, affetta da sclerosi multipla, era stata inizialmente dichiarata “inidonea” permanentemente al lavoro di insegnante (che svolge da oltre vent’anni) a marzo, con conseguente risoluzione del contratto di lavoro, e poi inidonea per il periodo di un anno.

Con quest’ultima pronuncia, adottata sulla base della stessa visita condotta dalla commissione medica di verifica di Catanzaro che aveva originato il giudizio di inidoneità, è stato possibile a Maria Carmela Gioffrè ricevere il decreto di reintegrazione nel proprio posto di lavoro.

Un ritorno a lavoro però parziale, che tuttora impedisce a Maria Carmela Gioffrè di tornare in classe con i suoi alunni; il secondo verbale della commissione medica, infatti, l’ha dichiarata «inidonea permanentemente in modo relativo al servizio allo svolgimento di alcune mansioni proprie o equivalenti del profilo di inquadramento di docente» per un anno, definendo anche «controindicate» tutte le attività di insegnamento in classe che comportino, fra le altre attività, la vigilanza sugli alunni.

«Non controindicate» invece «attività equivalenti», quali attività di coordinamento e direzione di progetti. Un esito che ha spinto Maria Carmela Gioffrè, seguita dallo Studio Legale Romano di Reggio Calabria, ad inoltrare nuovamente ricorso alla Commissione Medica di verifica per la revoca anche del secondo verbale. Da qui, la nuova convocazione a visita per Maria Carmela Gioffrè, il cui futuro da insegnante è legato adesso all’esito della visita in programma presso il Dipartimento Militare di Medicina Legale di Messina, venerdì mattina, alle ore 9:00.

«Il giorno della visita si avvicina a grandi passi – ha commentato Maria Carmela Gioffrè – quel giorno atteso e temuto al tempo stesso, dopo dieci mesi di inferno. La speranza, più forte di ogni timore, che mi sia consentito di ritornare presto tra i banchi con gli allievi e riprendere il lavoro che amo e che ho sempre svolto con dedizione, nel complesso nelle medesime condizioni fisiche, senza alcun problema, ad eccezione delle barriere architettoniche e culturali con le quali devo scontrarmi spesso. E che finalmente nessuno venga ritenuto inidoneo a svolgere il lavoro di insegnante esclusivamente per una disabilità motoria, che la disabilità non sia considerata da nessun dirigente o commissione medica un problema di cui liberarsi in fretta, ma un valore aggiunto nel mondo del lavoro e, nello specifico, nel rapporto educativo e didattico con i ragazzi».

«Una persona con disabilità motoria – ha proseguito l’insegnante bagnarese – spesso, dalle pubbliche amministrazioni (perché quelle private spesso non assumono nemmeno i lavoratori con disabilità), viene trattata come un individuo incapace di intendere e di volere, per il quale è necessario che l’amministrazione prenda delle decisioni, che in realtà dovrebbero essere una prerogativa esclusiva dei lavoratori o comunque andrebbero discusse con lui, cosa che purtroppo in tanti casi non avviene. Così facendo il lavoratore viene privato della libertà di decidere della propria vita, dell’opportunità o meno di continuare a lavorare, di modificare il proprio profilo professionale o andare in pensione per motivazioni che sono proprie: solo il lavoratore ha il diritto di scegliere», ha concluso Maria Carmela Gioffrè.

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