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Un carabiniere con i ghiri congelati

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DELIANUOVA (REGGIO CALABRIA) – A Delianuova, i carabinieri hanno arrestato tre persone per produzione di sostanze stupefacenti e uccisione o cattura di specie animali protette, a seguito di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nei loro confronti dall’Autorità Giudiziaria.

Dopo operazioni di perquisizioni in domicili, proprietà o attinenze delle tre persone colpite dal provvedimento, presso un’abitazione, sono stati rinvenuti diversi esemplari di ghiri, considerati animali di specie protetta, tenuti in gabbia e un’altra ingente quantità, circa 235, congelati e confezionati in oltre 50 pacchetti, destinati verosimilmente alla vendita o al consumo.

Delianuova è luogo noto per la caccia al ghiro, specie protetta. Per i mafiosi è una prelibatezza e viene offerto in segno di rispetto nei banchetti dei clan.

L’uso di mangiare il ghiro, bollito nel sugo o arrosto, risale ai legionari romani, che si portavano dietro contenitori in cui allevavano i roditori per avere a disposizione cibo per i momenti di bisogno. Secondo gli esperti inoltre offrire piatti a base di ghiri in incontri organizzati per scambiarsi favori vuol dire legare gli altri con un patto al quale è difficile sottrarsi. Inoltre, più volte nelle intercettazioni della malavita della Locride si parla di cene pacificatrici a base di ghiri tra cosche rivali.

A questo risultato si è arrivati dopo la scoperta, di qualche settimana fa, di una piantagione di marijuana di circa 730 piante in terreno comunale, a seguito del quale sono poi state avviate le indagini dai carabinieri che, grazie a diversi riscontri e accertamenti, hanno permesso di individuare i tre responsabili coinvolti nella produzione delle piante di cannabis.

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