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Una motovedetta della guardia di finanza

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ROCCELLA JONICA (REGGIO CALABRIA) – Era quasi al termine dell’ennesima battuta di pesca nelle acque dello Jonio. Kamel Kaffaf, pescatore di origini tunisine di 57 anni, compiuti da pochi giorni, da circa 20 domiciliato in Calabria, a Roccella Jonica, è morto in un tragico incidente sul lavoro.

Il fatto è successo ieri, nelle prime ore del giorno, a bordo del motopeschereccio di proprietà di “Carmelo il tunisino”, com’era conosciuto Kaffaf. Il mezzo navale si trovava a nove miglia di distanza dalla costa, nel tratto di mare tra Monasterace marina e Santa Caterina sullo Jonio. Erano da poco passate le tre del mattino quando è stato lanciato un sos. A raccogliere l’allarme è stata la sezione navale della Guardia di Finanza.

A bordo del motopeschereccio “Jole”, proprio quello di proprietà di Kamel Kaffaf, era successo un grave incidente. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno a loro volta allertato il servizio sanitario del 118 e la Guardia Costiera. Dal porto delle Grazie di Roccella Jonica sono partite due motovedette di soccorso. A bordo del mezzo navale della Guardia Costiera i sanitari del 118 della postazione di Caulonia marina.

Dopo circa una mezz’ora di navigazione è stato raggiunto il luogo dove si trovava il motopeschereccio. I due marinai che avevano lanciato poco prima l’sos hanno accolto i soccorsi portandoli nel punto preciso dove era successo il grave incidente. Un quadro tragico quello che si è presentato agli occhi dei soccorritori, una volta che sono saliti sul motopeschereccio.

Un uomo era supino a terra e non dava segni di vita. Si trovava vicino al verricello che serve per l’avvolgimento delle reti nell’atto conclusivo della pesca. L’uomo era rimasto involontariamente incastrato con un braccio dentro quell’attrezzo a motore, che i due marinai velocemente hanno cercato di fermare. Ma ormai per il loro comandante non c’era più niente da fare. Il corpo di Kamel Kaffaf è stato scaraventato presso una parete nel barcone. Un colpo tremendo che gli ha causato un politrauma che l’ha lasciato senza vita.

I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne la morte sul colpo. Il cadavere del 57enne, identificato su indicazioni del fratello, è stato trasportato sulla banchina del porto roccellese a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che ne ha disposto subito la consegna ai familiari. “Carmelo il tunisino”, era coniugato con figli e molto conosciuto nella Locride e soprattutto a Roccella Jonica, dove abitava.

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