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Pierpaolo Bombardieri

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SIDERNO (REGGIO CALABRIA) – Pierpaolo Bombardieri è il nuovo segretario generale della Uil (LEGGI). Un grande passo per lui, calabrese di Marina di Gioiosa Jonica, cittadina costiera della Locride, arrivare al vertice dell’organizzazione sindacale dopo avere preso il posto di Carmelo Barbagallo. Sposato con due figli, si diploma al Liceo Classico di Locri e poi si trasferisce a Messina dove frequenta la facoltà di Scienze Politiche e si laurea a pieni voti e lode. Dalla Sicilia va a Roma per iniziare il suo percorso sindacale nella Uil giovani, di cui, nei primi anni novanta, diviene il segretario generale.

La sua è una carriera sempre in continua ascesa: eletto segretario della Uil Università e ricerca di Roma e del Lazio a distanza di qualche anno si trasferisce presso la Confederazione regionale dove è eletto prima segretario organizzativo e, poi, segretario generale.

Nel novembre del 2014, il neo segretario nazionale, Carmelo Barbagallo lo propone come segretario organizzativo della Confederazione e nel gennaio dello scorso anno viene eletto segretario generale aggiunto. Adesso è il leader nazionale uillino e metterà al servizio del sindacato e degli iscritti tutta la sua esperienza maturata sul “campo” e, sulla scia del pragmatismo che lo contraddistingue, trasmetterà una sferzata in termini di idee e progettualità alla Uil.

«La nostra confederazione – spiega il neo segretario generale Uil – deve cominciare a ragionare mettendo da parte i personalismi, in poche parole deve tornare alle origini. Al senso più vero e puro dell’essere sindacalista che è saper stare tra la gente, per strada, nei luoghi di lavoro, per ascoltare le loro esigenze e soprattutto per impegnarsi per trovare le risposte più adeguate e mettendosi a disposizione con quella nota generosità che non conosce giorni festivi e telefoni spenti».

Bombardieri è certo che la Calabria ha bisogno di cultura, lavoro e sviluppo («sono i temi sui quali bisognerà impegnare il nostro futuro») per uscire dalla crisi perenne e le istituzioni calabresi e nazionali «devono cambiare impostazione» e devono tenere conto che in Calabria ci sono tantissime persone per bene che «meritano attenzione e rispetto» e devono poter partecipare «alla vita democratica delle nostre comunità».

Detto questo Pierpaolo Bombardieri considera indispensabile «aiutare tutte le forme associative calabresi« e mettere in atto tutti gli strumenti «in grado di favorire la crescita politica e sociale di tutto il territorio calabrese. Io – evidenzia – cercherò nel mio piccolo di sostenere questo percorso all’interno delle nostre strutture in tutte le occasioni utili a far sentire queste ragioni, e in tutti i confronti che avremo a livello istituzionale». Infine un pensiero per la sua Locride, un territorio marginale che necessita di «investimenti pubblici e privati in infrastrutture materiali e immateriali, sviluppo dell’enorme potenziale dei nostri mari e della nostre montagne» per far diventare la Locride «una zona franca urbana con relativo abbattimento della tassazione locale per chi investe in attività e servizi, utilizzo dei beni e dei terreni demaniali per favorire attività turistiche e ricreative e infrastrutture social».

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