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Il Comune di Villa San Giovanni

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VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – Corsa a tre e non a quattro per la poltrona di sindaco di Villa San Giovanni. A tirarsi fuori dai giochi, nel tardo pomeriggio di venerdì, è stato Filippo Bellantone del Pd, che dopo aver visto storici dirigenti dem «lavorare senza sosta alla formazione di liste avversarie e il gruppo consiliare uscente autosospendersi a 24 ore dalla presentazione delle liste», non ha potuto che ritirare la sua candidatura rinunciando a guidare una coalizione di centrosinistra con Pd, Azione e Italia Viva.

«Oggi resta tuttavia un dato di enorme gravità a Villa San Giovanni, al centrosinistra – sostiene Bellantone – è stato impedito con ogni mezzo di offrire la propria proposta politica ed elettorale, fatta da una classe dirigente nuova e libera da vincoli di “mandato”. Su tutto questo restano i fatti e la mia storia, una candidatura nata da una libera assemblea di iscritti e oggetto, assieme alle altre, di valutazione allargata, da parte di tutte le componenti del csx, con l’obiettivo di esprimere una linea politica chiara e senza opacità: nessuna contiguità con i responsabili dell’attuale scempio cittadino e un campo netto di centrosinistra».

A contendersi la fascia tricolore saranno, dunque, Marco Santoro per la coalizione di centrodestra con la lista “Villa in Comune”, Giusy Caminiti con la “Lista civica per Villa” e l’outsider Demetrio Bueti con la lista “Lavoro civiltà sport – Giù le mani da Villa”.

La squadra capeggiata da Marco Santoro è un mix di volti noti e new entry, e rappresenta tutti i partiti della coalizione (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Lega). Cinque nomi su 16 sono della maggioranza uscente: Sandro Aragona e Nino Donato di FdI, Imbesi di Fi, Porpiglia della Lega, Morgante per Noi con L’Italia; ci sono, poi, tra gli altri, i vertici locali di Forza Italia (il coordinatore Daniele Siclari e il vice De Marco), Anna Bellantone (consigliere comunale con Messina sindaco), l’imprenditore Natale Isgrò, la presidente del comitato commercianti villesi Maria Idone (FdI) e dal mondo dell’associazionismo Daniela Rigolino.

Praticamente tutte persone nuove – almeno sulla scena politica – quelle scelte dall’aspirante sindaca Giusy Caminiti, che ha attinto dal mondo delle professioni, delle associazioni e della scuola per cercare di spodestare il centrodestra dal governo della città. A leggere i nomi dei candidati emerge chiaramente che i partiti sono fuori e la società civile è dentro, al di là dell’appoggio esterno dell’Udc e di quello, pare, di altri partiti e politici di centrosinistra.

«Io ci sono – spiega Caminiti – perché mi sono messa a disposizione di un progetto che parla e agisce con un metodo nuovo, fuori da ogni logica di spartizione di potere e veti incrociati, senza padrini e padroni». Se da una parte la vera sfida sembra tutta tra Marco Santoro e Giusy Caminiti, dall’altra il giovane Bueti non intende essere una semplice comparsa: l’aspirante sindaco, sulle orme del padre Mario, sembra determinato a dare battaglia ai suoi avversari e a conquistare quantomeno uno scranno consiliare.

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