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L'intervento di Roberto Occhiuto al forum “Verso Sud” a Sorrento

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SORRENTO – «Qualche settimana fa, anche a causa della crisi energetica che sta colpendo il nostro Paese e l’Europa intera, ho fatto ricercare dagli uffici della Regione Calabria il progetto per il rigassificatore di Gioia Tauro, una grande opera che, soprattutto in questo momento, sarebbe davvero strategica per l’Italia».

E’ questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del presidente della giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto al forum “Verso Sud”. La precisazione era quasi necessaria dopo le parole del Ministro. «Il rigassificatore lo piazzeremo nel posto che ci permetterà di fare più in fretta: si è parlato dell’area di Piombino e di quella di Ravenna». L’ha detto a Vicenza il ministro della Transizione ecologica, il tecnico dei 5Setelle Roberto Cingolani, che sul dove e sul quando – rendere l’Italia più autonoma possibile dal gas russo – è sembrato bocciare la scelta localizzativa di Gioia Tauro.  

Il Governatore della Calabria, però, insiste perchè considera strategico il progetto che è datato 2013 ma per il quale le autorizzazioni sono tuttora in vigore e valide. «Il rigassificatore di Gioia Tauro – argomenta Occhiuto – ci consentirebbe di produrre 1/3 del gas che attualmente importiamo dalla Federazione Russa, una quantità enorme. Questo rigassificatore ha tutte le autorizzazioni ancora vive, si potrebbe cominciare a realizzarlo da domani, in tempi relativamente stretti. Ho parlato con il ministro Cingolani, abbiamo intavolato un ragionamento che spero possa sbloccare in tempi brevi questo progetto. Per il governo è urgente fare i rigassificatori galleggianti, che potranno essere realizzati in 6-8 mesi, ma anche quelli terrestri, tra i quali spicca quello di Gioia Tauro, sono di grande interesse per l’esecutivo: su questo Cingolani è stato chiarissimo, e dunque sono ottimista».

Nessun campanilismo, sottolinea Occhiuto, si cela dietro questo ragionamento: «Dobbiamo gettare le basi per costruire la politica energetica del nostro Paese per i prossimi decenni. La guerra in Ucraina ci ha colto di sorpresa, dobbiamo agire per essere pronti ad affrontare le crisi e per avere una soglia di sicurezza di autoproduzione di energia».

«Voglio ringraziare Mara Carfagna perché è il ministro che ha invertito il racconto del Mezzogiorno – ha concluso Occhiuto –  Ed oggi, in questo prestigioso contesto, davanti ai decisori pubblici e privati, non voglio parlare di problemi ma di opportunità di investimento che potete avere da noi. Non siamo un territorio triste, perduto, senza speranza, senza voglia di fare, siamo invece un luogo pieno di vitalità. Il Mezzogiorno e la Calabria possono essere il nuovo eldorado. Questa guerra sciagurata cambierà per sempre gli equilibri geopolitici e degli scambi commerciali mondiali. In Calabria abbiamo il porto di Gioia Tauro, che negli ultimi anni si è sviluppato enormemente nell’immobilismo della politica. Un hub straordinario che diverrà sempre più importante. E a ridosso del porto insiste una Zona economica speciale di grande potenzialità. La nostra Regione ha presentato al mondo, in occasione dell’Expo di Dubai, il porto di Gioia Tauro e la Zes. Ed è stata un’iniziativa molto apprezzata e che sono certo porterà presto importanti frutti per il nostro territorio. Noi vogliamo attrarre gli investimenti, per creare sviluppo, lavoro e per rilanciare la Calabria»  

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