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La sede del Consiglio regionale della Calabria

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REGGIO CALABRIA – È stata approvata, a maggioranza e con l’autorizzazione al coordinamento formale, la legge sul rafforzamento del Servizio sanitario regionale Calabria.

Sul punto il consigliere Raffaele Mammoliti (Pd) ha chiesto il rinvio della trattazione, «per una questione procedurale» ossia la presentazione della legge «avvenuta – ha spiegato – solo il 30 maggio, tempo breve che non ha consentito il necessario e istituzionalmente legittimo passaggio nella commissione competente».

Dal canto suo Davide Tavernise (M5S) ha censurato il carattere burocratico della legge «che prevede – ha detto – la nomina di 5 nuovi consulenti da affiancare al Presidente/Commissario alla sanità, con una spesa annua di 500mila euro per i prossimi tre anni. Si continuano a nominare esperi e direttori, mentre noi registriamo le proteste di tanti medici ed infermieri, che in ogni parte della Calabria continuano a lavorare in una situazione di vergognosa carenza di personale».

Quindi Ferdinando Laghi (Lista De Magistris) che censurando il mancato passaggio in Commissione ha parlato di metodo approssimativo.

La risposta del presidente sulla Legge sul Servizio sanitario regionale Calabria

Ma malgrado le proteste dell’opposizione il Presidente della Giunta regionale è parso avere le idee chiare. Roberto Occhiuto, infatti, ha risposto a tutti descrivendo la legge solo «come una mera formalità, conseguenza del Decreto Fiscale approvato dal Parlamento, che prendendo atto di una sentenza della Corte Costituzionale che riconosce alla Regione, ed al Commissario la necessità di avvalersi di consulenti per la migliore gestione del settore sanitario, ha autorizzato la nomina dei suddetti esperti».

Esperti che però, saranno, «e questo non ci sta bene – ha detto Occhiuto – a carico del Bilancio regionale, prevedendo una specifica norma nel documento contabile regionale. Non posso essere da solo ad affrontare i giganteschi problemi della sanità».

Scendendo nel dettaglio dell’esame dell’articolato sono scaturite diverse interlocuzioni tra la minoranza e il Presidente Occhiuto riguardante il settore della sanità nel suo complesso, con la costruzione dei nuovi ospedali in itinere e la necessità di incentivare l’arrivo di nuovo personale medico e paramedico in Calabria.

Al termine di tutte le discussioni, comunque, il Consiglio ha approvato la norma.

Gli altri punti all’ordine del giorno approvati dal consiglio regionale

Sulla base di una integrazione all’ordine dei lavori, disposta in mattinata, poi, il Consiglio ha approvato, con emendamenti, la modifica della «Legge urbanistica della Calabria» e l’Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente».

Approvati anche:

  • il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi,
  • il Piano Territoriale Triennale 2022-2024 e Schema di Protocollo d’Intesa per il sostegno e lo sviluppo regionale dell’Istruzione Tecnica Superiore (ITS),
  • il Piano di Azione e Coesione (PAC) Calabria 2007-2013.
  • La rimodulazione scheda intervento III.7 ‘Interventi per la promozione e la produzione culturale’,
  • l’indizione del referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di ‘Modifica dei confini territoriali dei comuni di Serra d’Aiello e Amantea della provincia di Cosenza’.

GUARDA L’ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI DAL CONSIGLIO REGIONALE

Rinviata la trattazione delle nomine Corecom e Pari Opportunità

Il Consiglio ha rinviato alla prossima seduta, su richiesta di Giovanni Arruzzolo, i punti riguardanti le nomine di competenza regionale dei componenti del Comitato regionale per le Comunicazioni, Corecom Calabria, e della Commissione regionale per le Pari Opportunità.

Una prassi che la minoranza da più parti ha definito obsoleta perché priva il Consiglio regionale della funzione e la prerogativa sulla scelta di importanti nomine.

La seduta si è conclusa con l’approvazione delle tre mozioni inserite all’esame dell’Aula nel corso della seduta: quella di Amalia Bruni (Misto) sugli atti vandalici verificatisi a Corigliano-Rossano, quindi di Davide Tavernise (M5S) sulla cancellazione dei treni regionali sulla tratta Cosenza-Reggio Calabria e di Pasqualina Straface (Fi) sulla crisi del settore ittico a causa del caro gasolio.

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