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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – «Il presidente Occhiuto nella qualità di commissario della sanità calabrese si dovrebbe preoccupare della salute dei calabresi e dell’incidenza dei tumori sul territorio, anziché sognare, a priori, il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro». La Pasquetta non ferma il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio il quale ancora una volta richiama il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a scelte responsabili per quanto riguarda il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, che sarà ammodernato e adeguato come previsto dalla Regione.

Il sindaco del centro portuale richiama anche deputati, senatori, consiglieri regionali, consiglieri della Città Metropolitana e i sindaci «affinché facciano sentire alta la loro voce a difesa degli interessi delle popolazioni amministrate». Lo stesso avverte che già nel passato altri presidenti della Regione ci avevano provato a raddoppiare l’impianto di Gioia Tauro senza riuscirci «perché si sono scontrati con una forte e ferma protesta popolare».

Alessio ricorda poi ad Occhiuto gli ospedali della Piana. «Se Occhiuto anziché chiedere il raddoppio del termovalorizzatore avesse proposto il raddoppio dei posti letto dell’ospedale civile di Gioia Tauro, dell’ospedale di Polistena e di Oppido Mamertina, sarebbe stato sicuramente benedetto da tutti noi, ma purtroppo così non è. Il diritto alla cura è alla salute, costituzionalmente garantito, nella Piana di Gioia Tauro continua ad essere negato e quindi può ancora attendere. Sui 540 posti previsti nel comprensorio, nel rapporto posti letto per numero di abitanti, ne abbiamo meno di 140 tra Gioia Tauro, Polistena, e Oppido Mamertina».

A riguardo, il primo cittadino gioiese bacchetta Occhiuto, asserendo: «Tutto questo è irrilevante perché la priorità è un’altra: il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro per bruciare i rifiuti provenienti da tutta la Calabria, persino da quei territori della Calabria Nord che il termovalorizzatore vent’anni fa lo hanno rifiutato». Alla luce di tutto questo, il sindaco Alessio scandisce che la Regione «non ha mai rispettato» il sistema di controllo delle emissioni dell’impianto. «In questi ultimi vent’anni è aumentato l’alto tasso di mortalità tumorale nel territorio e nessun studio medico scientifico è stato mai fatto per conoscere le cause nonostante tutto si decide dall’alto sulla nostra pelle e senza alcun coinvolgimento del territorio e dei sindaci».

Alessio conclude il suo sfogo, ricordando che il secondo impianto di termovalorizzazione si doveva realizzare a Bisignano nella provincia di Cosenza, «ma non se ne fece nulla perché lì si era ambientalisti», e fa un breve passaggio sulla multiutility proposta da Occhiuto che «diventerà un unico carrozzone regionale che accorpa acqua e rifiuti, dove gli spazi di partecipazione e di gestione dei sindaci si riducono o spariscono mentre le proteste e le sollecitazioni dei cittadini, in materia tributaria e dei servizi rimarranno sulle spalle dei sindaci. Un accentramento di potere che non trova giustificazione alcuna».

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