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REGGIO CALABRIA – Uno spot pubblicitario che ha ottenuto l’effetto (sicuramente) desiderato: quello di scatenare reazioni e far parlare di sé il più possibile. Secondo il mantra del “purché se ne parli”.

L’iniziativa dei sindaci della Locride, che hanno lanciato il motto «Venite in vacanza da noi – si afferma nello spot – il nord è inquinato ed a rischio covid», ha portato diverse reazioni, con critiche molto forti da parte degli esponenti politici del Nord Italia (LEGGI NOTIZIA E REAZIONI).

A lanciare nuove critiche è il presidente del Veneto Luca Zaia: «esprime brutte cose. È un video che offende i nostri territori e i nostri operatori. Ho visto quello spot, è chiaro che è stato fatto solo per far parlare gratis della Calabria. Penso non sia corretto fare uno spot così e scrivere nei sottotitoli che – ha aggiunto – qui la gente muore per le polveri sottili, e far credere direttamente o indirettamente al turista che venendo qui mette a repentaglio la sua vita per il coronavirus, non è correttezza istituzionale. Evidentemente poi si sono dimenticati delle tante brutte cose che la Calabria sa esprimere a livello nazionale e internazionale».

Dopo queste polemiche è intervenuta anche la presidente Jole Santelli: «La Calabria ha tanto da offrire ai turisti, non ha alcuna necessità di “attaccare” altri luoghi del nostro Paese o di puntare su una alquanto discutibile pubblicità comparativa».

La governatrice ha espresso il suo giudizio, respingendo le critiche: «Personalmente non avrei mai realizzato quello spot ma, altrettanto sinceramente, dico che un Nord piagnone che si lamenta di “razzismo” da parte del Sud fa davvero sorridere. Per anni e anni siamo stati vittime di pregiudizi e di narrazioni negative quanto false. Oggi la Calabria – ha aggiunto Santelli – non pretende di essere migliore rispetto ad altre realtà d’Italia, ci mancherebbe; ma di sicuro rivendica il proprio spazio e pretende rispetto da parte di tutti».

Per questo, la presidente ha provato a lanciare un messaggio distensivo: «Siamo – conclude Santelli – orgogliosamente italiani e crediamo in questo grande Paese. Allo stesso modo, tuttavia, difendiamo la nostra dignità e invochiamo con forza quel rispetto che è dovuto a un grande popolo come quello calabrese».

Critiche allo spot calabrese sono arrivate anche da Roberto Calderoli, vice presidente leghista del Senato, secondo il quale «siamo stufi che amministratori delle Regioni del Mezzogiorno, dal governatore campano De Luca ai sindaci calabresi della Locride, per farsi campagna elettorale o promozione turistica di basso livello speculino sui morti della Lombardia e del Nord».

Critico anche il senatore della Lega Gian Marco Centinaio, già ministro del Turismo e capo dipartimento Turismo per il partito: «È davvero difficile comprendere le ragioni che hanno portato all’ideazione dello spot, che confidiamo venga presto ritirato, il quale invita a recarsi in Calabria evitando il Nord dove si rischia il contagio».

Il messaggio pubblicitario è stato respinto anche da “Jonica Holidays”, consorzio albergatori e operatori turistici della Riviera dei Gelsomini: «Riteniamo il messaggio diffuso da Klaus Davi, e da alcuni sindaci, per nulla aderente al pensiero dei cittadini della Riviera dei Gelsomini. Siamo un popolo ospitale e solidale per natura, non ci appartiene lo spirito con cui si è prodotto un video di discutibile fattura tecnica (con orrori grammaticali, pezzi di video proprietà di terzi non citati e imbarazzanti inesattezze geografiche) e di vacui contenuti. Non è questa la nostra idea di rilancio del territorio, a scapito di qualcun altro».

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