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REGGIO CALABRIA – Pioggia di cenere nella notte tra martedì e mercoledì sulla Calabria. La “furia” dell’Etna ha dato nuovamente spettacolo, dopo quello di fine febbraio. Dopo la mezzanotte e fino alle prime luci dell’alba una estesa nube di cenere si è mossa dal nuovo cratere del vulcano verso nord-est. La pioggia “secca” e nera, insieme a qualche frammento più grosso di lava ha così interessato quasi tutta la provincia di Reggio Calabria, l’Aspromonte e parte del basso catanzarese. Persino le piste innevate di Gambarie sono state parzialmente coperte dalla coltre di cenere. Era da molto che un evento simile non si verificava con tale estensione. Il picco è stato raggiunto nelle prime ore dopo la mezzanotte, anche se il fenomeno si è protratto anche dopo. L’attività vulcanica non viene giudicata preoccupante dagli esperti, ma è sicuramente anomala per come si sta manifestando. Secondo le previsioni meteo anche nelle prossime ore si potrebbe registrare la caduta di granelli di cenere vulcanica in grado di lasciare visibili accumuli vulcanici al suolo, annerendo ancora strade, auto in sosta e i tetti di edifici e abitazioni.

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