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REGGIO CALABRIA – Il ministro Massimo Bray vuole i Bronzi in piedi per Natale, nella loro casa, il Museo nazionale di Reggio Calabria. La notizia, che già circola da qualche giorno, e che si leggeva tra le righe anche nell’ultima lettera del governatore Giuseppe Scopelliti, dopo l’incontro con la segretaria generale del Mibac, Antonia Pasqua Recchia, ieri è diventata qualcosa di più che una indiscrezione. Un alacre movimento si registrava ieri a palazzo Piacentini. Ed in particolare nella sala che ospiterà i Guerrieri, reduci da quattro anni di riposo nel laboratorio di restauro del Consiglio regionale. Si lavora. E i tempi dettati, stavolta, sono più che stringenti. 

L’obiettivo è far rientrare le statue per Natale. Con un condizionale d’obbligo, certamente. L’impresa non è facile. E soprattutto da realizzare in tempi record, dopo tante date bucate per una serie di intoppi sul percorso, di varia natura. Pare che dai piani alti del Mibac sia arrivato un preciso input. E la squadra si è messa in azione, da Reggio a Roma. Ognuno per la propria parte. Nessuna notizia ufficiale in merito, complice la paura che qualcosa vada storto dopo i passati flop, ma neanche operazioni “segrete” o carbonare. Ieri nella sala dei Guerrieri un via vai di tecnici ed esperti lasciava presagire qualcosa di un po’ più importante che una semplice ricognizione. Oggi dovrebbe anche tenersi un sopralluogo che vedrebbe in città un rappresentante del Mibac in “missione speciale”. 
Ma facciamo un passo indietro: qualche giorno fa arrivava una esplicita nota del governatore Giuseppe Scopelliti, in merito al contestato ampliamento, risolto con l’accordo di sospendere il bando di gara per la realizzazione del progetto di Nicola Di Battista per far stilare ai tecnici della Regione e del Comune, insieme al direttore Mibac in Calabria, un nuovo progetto, nel giro di 30-40 giorni al massimo, per non perdere i preziosi fondi Poin, da reimpiegare in un nuovo piano che comunque garantisca nuovi spazi utili al Museo. In quella occasione il governatore annunciava, testualmente, accendendo una “lampadina”: «L’incontro si è incentrato anche sulla questione del rientro dei Bronzi di Riace al Museo della Magna Graecia. E posso dire con certezza – continuava il presidente – che la programmazione di questa operazione sarà più breve del previsto. La data sarà ufficializzata dal ministro Bray e abbiamo inteso avviare una intensa sinergia per realizzare tutta una serie di iniziative volte a far divenire questo come un grande evento ed una grande vetrina per la città di Reggio e per l’intera Calabria”. Il rientro dei Bronzi, con l’apertura annunciata per quel 17 marzo 2011, è saltato per ben cinque volte. Ma questa volta sembra quella giusta. Del resto, anche dalla Regione, si era avuta notizia di una precisa richiesta al Ministero dei beni culturali perchè questo risultato si ottenesse nel più breve tempo possibile. Il cronoprogramma ministeriale aveva garantito per il 31 gennaio il ritorno dei Guerrieri. 
Adesso sembra che questa chance possa addirittura essere colta molto prima. E sarebbe il più bel regalo di Natale per una città che ha chiesto più volte l’agognato ritorno. Ovviamente la notizia è di quelle che fanno battere il cuore. E non si può immaginare una sola persona che possa remare contro ciò che viene chiesto da troppo tempo. Potrebbe anzi essere questa la buona occasione per ricucire uno strappo. Quello del Museo per troppo tempo rimasto off-limits. Il “tifo” e il sostegno è assicurato. Adesso le verifiche tecniche sulla sala, dove i lavori furono interrotti oltre un anno fa. Si ricomincia per arrivare alla meta preparati. La squadra c’è tutta. E si sta muovendo con solerzia. I Guerrieri potrebbero fare presto la valigia, per un Natale da annali sullo Stretto.
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