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REGGIO CALABRIA – «La Calabria nun se tocca». Il grido che si è alzato dal concerto dei Sud Sound System è diventato un tormentone a Gambarie, nel cuore dell’Aspromonte. La sera del 19 agosto c’era una folla di appassionati per l’esibizione del complesso salentino che fa ballare richiamando i suoni tradizionali della pizzica e quelli morbidi dei Caraibi. E’ stato Fernando Blasi, il cantante del gruppo, ad affrontare la questione ambientale che riguarda in particolare la punta meridionale della Calabria.

«No al carbone, il carbone uccide», ha detto riferendosi alla possibile destinazione dell’impianto di Saline ioniche. E poi ha aggiunto: «Ma cosa pensano, che al Sud possono venire come in una colonia interna? Ci sono porci che fanno energia facendo morire le persone. E questi porci hanno pure denunciato gli amici calabresi che hanno alzato la voce». Poi, prima di intonare il brano “Casa mia”, ha lanciato lo slogan che è stato subito fatto proprio dalla gente presente al concerto: «La Calabria nun se tocca».

GUARDA IL VIDEO: DAL PALCO IL GRIDO: “LA CALABRIA NUN SE TOCCA”

L’intera sequenza è stata ripresa da Elisa Lombardo, attivista “No carbone”. «Dobbiamo difendere la nostra terra – ha gridato ancora Blasi – e queste porcate uccidono. Loro ci fanno soldi con l’energia che poi ci vendono e alla gente rimangono i tumori. Questa storia deve finire».

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