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Beppe Fiorello con Mimmo Lucano tra la gente di Riace

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RIACE – Beppe Fiorello, il popolare attore protagonista dell’ultima fiction Rai, “I fantasmi di Portopalo”, continua con le storie vere, contenenti scelte etiche e risvolti educativi. Dal naufragio al largo di Capo Passero, in Sicilia, passerà a raccontare Riace e il suo modello di accoglienza. L’attore per questo ha fatto tappa nel “paese dell’accoglienza” della Calabria.

Una giornata intensa per scandagliare dal vivo il “modello” praticato per i migranti, per stare a contatto con loro, con i volontari e soprattutto con il “regista” Domenico Lucano, sindaco di Riace

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Insieme a Beppe Fiorello sono “sbarcati” a Riace il regista, lo sceneggiatore, il responsabile di Film Commission Calabria, il produttore. Una dozzina di persone in tutto, che per una intera giornata hanno scrutato ogni angolo del paese, rimanendo in contatto con i migranti delle diverse etnie. Una conferma in positivo per quanti già avevano sentito parlare, avevano letto dello straordinario “modello” praticato da oltre un decennio nel piccolo borgo della provincia di Reggio Calabria. L’attore è stato ospitato nella Taverna Donna Rosa, il cuore pulsante dell’accoglienza, dove ha potuto assaggiare qualche piatto preparato dai profughi secondo gli usi dei paesi di ognuno, naturalmente insieme ai prodotti del luogo.

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Lucano per molte ore è rimasto a parlare in maniera stretta con l’attore, che si è manifestato molto interessato alla sua storia e alla sue vicissitudini. Una storia che quasi fa rima con le tante microstorie di tutti i profughi giunti a Riace in tutti questi anni e che in gran parte hanno fissato la loro dimora nel piccolo centro calabrese. Storie che ora verranno proposte al grande pubblico televisivo di Rai 1 con una miniserie, quasi certamente di due puntate, con Beffe Fiorello protagonista, nella parte di Domenico Lucano, che probabilmente prenderà anche nel film il nome di Mimmo “il Curdo”.

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A cofirmare la sceneggiatura sarà lo stesso attore protagonista, che è quello che ha perorato la scelta di Riace e da diversi mesi era in contatto con Lucano per questo. L’intenzione di Fiorello, sulla scia del successo avuto con “I fantasmi di Portopalo”, di continuare ad approfondire un tema attuale e molto dibattuto, non una storia di eroi ma di uomini della strada, cittadini del nostro tempo, donne e uomini comuni, che si battono per la libertà, verità e giustizia. A volte anche rinunciando anche ad affetti, come è capitato a Domenico Lucano. Fiorello ha ascoltato Lucano in un angolo della taverna del borgo di Riace per ore. Ha seguito il suo racconto con gli occhi lucidi. 

I due si sono abbracciati come due vecchi amici con un arrivederci nel prossimo mese. A maggio inizieranno le riprese della fiction. Riace è il set prescelto. Lucano e la sua storia, la storia dei suoi “fratelli” migranti. Protagonista Beppe Fiorello.

E mentre continuano ad accendersi sempre più riflettori su Riace, che col suo sindaco rappresenterà l’Italia al prossimo Forum mondiale “Dialoghi globali”, che si terrà il 3 e 5 luglio a Buenos Aires e Cordoba, Lucano è costretto per altre situazioni a continuare ad ingoiare rospi. A margine del sopralluogo della troupe guidata dall’attore Beppe Fiorello, il primo cittadino di Riace trova il tempo per sfogarsi. Non ha intenzione di accantonare, neppure per un momento, la battaglia che sta affrontando da qualche mese per ripristinare la verità sulla conduzione dei progetti di accoglienza nel suo comune. Non ha bisogno di essere sollecitato più di tanto per liberarsi di quello che ha dentro e che lo fa stare male e si scioglie dinanzi alle domande del cronista: LEGGI L’INTERVISTA AL SINDACO MIMMO LUCANO.

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