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NATALINO SPATOLISANO
Ardore –  E’ stata senz’altro una esperienza indimenticabile quella del diacono ardorese Lorenzo Spurio, che ha prestato servizio liturgico, in occasione della prima messa celebrata nella cappella Sistina dal  gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, al soglio pontificio Papa Francesco. 
Don Lorenzo Spurio, 29 anni, sta portando a compimento gli studi teologici nella città capitolina, e nel mese di settembre sarà ordinato sacerdote nella chiesa matrice della frazione Marina di Ardore. «Ritrovarsi nella cappella Sistina – afferma il giovane don Lorenzo Spurio – dove pochi giorni prima si era svolto il conclave, insieme a tutti i cardinali elettori, mi ha fatto un certo effetto. Durante la messa – prosegue – in cui l’intera chiesa era presente in preghiera, il mio cuore traboccava di sentimenti di ringraziamento a Dio e di gioia, misti ad una certa tensione dovuta alla responsabilità del servizio che ricoprivo in quel particolare momento. Nel santo padre Francesco ho subito riscontrato la sua semplicità e cordialità». 
Tra quanti ammirano la figura del giovane diacono ardorese, anche il presidente dell’Azione cattolica del luogo, nonché missionario oculista in Madagascar dell’associazione “Medici in Africa”, Roberto Polito. «Stimo fortemente don Lorenzo sia per la preparazione che per il suo carattere affabile – sostiene il presidente dell’A.c. – solitamente constatiamo – soggiunge Polito – come i sacerdoti non siano tanto propensi all’ascolto e, spesso, appaiono come degli impiegati. Don Lorenzo, invece, ancora solo diacono, mi da l’impressione di possedere la saggezza e la pazienza dei nostri vecchi sacerdoti. Sa parlare ma sa anche ascoltare e immergersi nei problemi degli altri». 
Ed accora il missionario oculista Roberto Polito: «La città di Ardore è orgogliosa di lui e gli augura di poter essere sempre più un uomo di Dio e di non perdere quel dono importante, ma essenziale, nei religiosi che è quello dell’ascolto senza fretta e con pazienza». 

ARDORE (RC) –  E’ stata senz’altro una esperienza indimenticabile quella del diacono ardorese Lorenzo Spurio, che ha prestato servizio liturgico, in occasione della prima messa del nuovo Papa con i cardinali, celebrata nella cappella Sistina. Don Lorenzo Spurio, 29 anni, sta portando a compimento gli studi teologici nella città capitolina, e nel mese di settembre sarà ordinato sacerdote nella chiesa matrice della frazione Marina di Ardore. «Ritrovarsi nella cappella Sistina – afferma il giovane don Lorenzo Spurio – dove pochi giorni prima si era svolto il conclave, insieme a tutti i cardinali elettori, mi ha fatto un certo effetto. Durante la messa – prosegue – in cui l’intera chiesa era presente in preghiera, il mio cuore traboccava di sentimenti di ringraziamento a Dio e di gioia, misti ad una certa tensione dovuta alla responsabilità del servizio che ricoprivo in quel particolare momento. Nel santo padre Francesco ho subito riscontrato la sua semplicità e cordialità». 

Tra quanti ammirano la figura del giovane diacono ardorese, anche il presidente dell’Azione cattolica del luogo, nonché missionario oculista in Madagascar dell’associazione “Medici in Africa”, Roberto Polito. «Stimo fortemente don Lorenzo sia per la preparazione che per il suo carattere affabile – sostiene il presidente dell’Ac – solitamente constatiamo – soggiunge Polito – come i sacerdoti non siano tanto propensi all’ascolto e, spesso, appaiono come degli impiegati. Don Lorenzo, invece, ancora solo diacono, mi da l’impressione di possedere la saggezza e la pazienza dei nostri vecchi sacerdoti. Sa parlare ma sa anche ascoltare e immergersi nei problemi degli altri». Ed accora il missionario oculista Roberto Polito: «La città di Ardore è orgogliosa di lui e gli augura di poter essere sempre più un uomo di Dio e di non perdere quel dono importante, ma essenziale, nei religiosi che è quello dell’ascolto senza fretta e con pazienza». 

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