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 Roma, 14 lug. – Una fetta consistente degli ormai prossimi 11.542 vincitori del concorso a cattedre bandito lo scorso anno rischiano di rimanere senza lavoro. Lo sostiene l’associazione sindacale Anief, secondo cui la situazione deriva da “errori di calcolo e di programmazione del Miur, uniti alla “stretta” sulle pensioni introdotta dal Governo Monti”. 
Il pericolo, soprattutto al Sud, è che “si ritroveranno vincitori di un concorso senza avere goduto di alcun beneficio professionale”. Il sindacato è giunto a questa conclusione incrociando i dati ufficiali sulla ripartizione regionale delle cattedre da assegnare tramite il concorso pubblico e le recenti elaborazioni su organici e mobilità del personale (in via di ultimazione). (AGI)
(AGI) – Roma, 14 lug. – Secondo l’Anief in Sicilia “sono 216 i posti che dovrebbero andare ai vincitori del comparto scuola d’infanzia. Peccato che dopo i trasferimenti, secondo un’elaborazione prodotta dalla Flc-Cgil, ne siano rimasti poco più della la metà: 128. Situazione analoga in Campania: per i 243 vincitori del concorso ci sono solo 164 posti disponibili”. “Alla primaria va ancora peggio: in Abruzzo si accingono a brindare alla vittoria 100 candidati. Peccato che il Miur ne abbia a disposizione appena 23, di cui 12 a Chieti, 1 a L’Aquila, 4 a Pescara e 6 a Teramo”. 
In Basilicata – prosegue la nota dell’Anief – a fronte di 71 prossimi vincitori del concorso, ci sono appena 17 posti a disposizione. In Calabria 91 su 202. In Campania, 360 idonei per 62 posti. In Molise, 26 per 2 posti; in Puglia, 284 per 56 cattedre vacanti. In Sicilia, 37 posti per 202 vincitori di concorso. (AGI)
(AGI) – Roma, 14 lug. – L’Anief chiede quindi al Miur di dare attuazione alla realizzazione di una graduatoria degli idonei al concorso almeno triennale: “il nostro sindacato – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – si era accorto subito, nel settembre scorso, che quella della graduatoria pluriennale era una prerogativa inevitabile: in sua assenza, come aveva deciso il Miur, tanti vincitori avrebbero rischiato di rimanere senza posto di lavoro. Non a caso, annunciammo ricorso contro l’assenza della graduatoria il giorno stesso in cui uscì il bando. Ora però l’assenza dei posti rischia di vanificare tutto. Questa situazione kafkiana, di un paese che bandisce un concorso pubblico lasciando i vincitori per strada, – conclude Pacifico – conferma la forte disorganizzazione di cui soffre cronicamente il sistema scolastico italiano”. 

UNA fetta consistente degli ormai prossimi 11.542 vincitori del concorso a cattedre bandito lo scorso anno rischiano di rimanere senza lavoro. E il caso travolgerebbe anche la Calabria. Lo sostiene l’associazione sindacale Anief, secondo cui la situazione deriva da «errori di calcolo e di programmazione del Miur, uniti alla “stretta” sulle pensioni introdotta dal Governo Monti». Il pericolo, soprattutto al Sud, è che «si ritroveranno vincitori di un concorso senza avere goduto di alcun beneficio professionale». 

 

Il sindacato è giunto a questa conclusione incrociando i dati ufficiali sulla ripartizione regionale delle cattedre da assegnare tramite il concorso pubblico e le recenti elaborazioni su organici e mobilità del personale (in via di ultimazione) .Secondo l’Anief, ad esempio, in Sicilia «sono 216 i posti che dovrebbero andare ai vincitori del comparto scuola d’infanzia. Peccato che dopo i trasferimenti, secondo un’elaborazione prodotta dalla Flc-Cgil, ne siano rimasti poco più della la metà: 128. Situazione analoga in Campania: per i 243 vincitori del concorso ci sono solo 164 posti disponibili».

L’allarme, per la Calabria, l’Anief lo lancia nella scuola primaria: a fronte di 202 prossimi vincitori di concorso ci saranno 91 posti, meno della metà. E il problema, secondo i conti formulati dal sindacato, è comune in tante regioni: «A leggere le disponibilità dei posti vacanti da chiedersi perché sia stato bandito il concorso della primaria in Molise, dove per i 26 meritevoli al momento sono liberi solo 2 posti nella provincia di Campobasso. Non ridono, comunque, nemmeno in Puglia, dove 284 “eletti” dovranno contendersi 56 cattedre vacanti». 

L’Anief chiede quindi al Miur di dare attuazione alla realizzazione di una graduatoria degli idonei al concorso almeno triennale: «Il nostro sindacato – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – si era accorto subito, nel settembre scorso, che quella della graduatoria pluriennale era una prerogativa inevitabile: in sua assenza, come aveva deciso il Miur, tanti vincitori avrebbero rischiato di rimanere senza posto di lavoro. Non a caso, annunciammo ricorso contro l’assenza della graduatoria il giorno stesso in cui uscì il bando. Ora però l’assenza dei posti rischia di vanificare tutto. Questa situazione kafkiana, di un paese che bandisce un concorso pubblico lasciando i vincitori per strada, – conclude Pacifico – conferma la forte disorganizzazione di cui soffre cronicamente il sistema scolastico italiano»

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