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Il riconoscimento sarà consegnato questa sera al Piccolo di Milano

MILANO – Hanno dichiarato guerra alle mafie e promosso la cultura della legalità battendosi in prima persona, lontano dai riflettori. Sono i 14 “esempi invisibilì di integrità e responsabilità per la difesa dello stato di diritto in tutta Italia” che si sono aggiudicati il premio Giorgio Ambrosoli, che sarà consegnato questa sera presso il Piccolo Teatro di Milano.Questa quinta edizione del riconoscimento assegna quattro premi, sei menzioni speciali, due premi speciali e, per la prima volta, un riconoscimento europeo.

Tra i calabresi i premi vanno a Adriana Musella e Mariella Russo.

Ecco i quattro premiati.

Adriana Musella, fondatrice dell’associazione “Riferimenti” a Reggio Calabria, da oltre 20 anni promuove la cultura della legalità nelle scuole. Figlia dell’imprenditore Gennaro Musella ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1982, è oggetto di costanti intimidazioni e fruisce del servizio di protezione tramite scorta.

Mariella Russo, dirigente scolastico dell’Istituto Raffaele Piria di Rosarno, da anni protagonista di una promozione culturale contro la ‘ndrangheta, il suo impegno si qualifica soprattutto per l’attenzione dedicata ai figli dei boss locali. 

Giuseppe Antoci, dal 2013 presidente del Parco dei Nebrodi e dal 2014 coordinatore regionale di Federparchi, fautore del Protocollo di Legalità per la tutela e la salvaguardia delle concessioni dei terreni degli enti pubblici e l’eliminazione delle infiltrazioni mafiose nei procedimenti di affidamento degli stessi, vittima di minacce e di un grave attentato.

Vincenzo Ciotola, preside dell’Istituto Tecnico Informatico Galileo Ferraris di Scampia, da anni è impegnato nella diffusione della cultura della legalità, ha avviato iniziative di forte innovazione pedagogica in un contesto ad alta presenza della camorra.

Assegnate anche le menzioni speciali all’imprenditore Salvatore Barbagallo (Vibo Valentia), all’atleta Silvano Barco (Bormio), al giornalista Paolo Borrometi (Ragusa), all’imprenditore agricolo Emanuele Feltri (Catania), alla scienziata Ilaria Capua (Roma), ai funzionari d’impresa Andrea Franzoso e Luigi Nocerino (Milano). Premi speciali a Pino Gusmaroli e Silvio Novembre e riconoscimento europeo a Andrew Jennings, giornalista scozzese. Il premio è promosso dalla famiglia Ambrosoli e da Transparency International Italia, sostenuto da Confcommercio – Imprese per l’Italia con il Patrocinio del Comune di Milano, della Camera di Commercio di Milano, l’adesione di Fondazione Rete Imprese Italia e del Piccolo Teatro di Milano e d’Europa.

Il premio Giorgio Ambrosoli riconosce valore agli “esempi invisibili” di professionisti che si siano contraddistinte per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di “contesti ambientali” o di improprie pressioni contro la legalità nel contesto in cui hanno operato.

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