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Adele Cambria in una foto d'epoca

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Prende il via a partire da domani sera, martedì 21 giugno, alle 22.10 la docu-serie “Donne di Calabria” nata da un’idea di Giovanni Minoli. Una co-produzione di Calabria Film Commission (al tempo guidata da Minoli) e Anele, in collaborazione con Rai Cultura. La docu-serie è stata prodotta da Gloria Giorgianni con Emma Di Loreto.

Si tratta di una narrazione fatta al femminile, in struttura inedita, ripartita in 6 puntate da 50 minuti ciascuna. L’idea di fondo è quella di ripercorrere le storie di sei donne calabresi. Sei donne che nel Novecento hanno segnato la storia civile, politica e intellettuale in Calabria e in Italia.

Sei storie raccontate da sei attrici contemporanee che mettono in scena vicende e vite spesso sconosciute al grande pubblico, accomunate da un forte segno di modernità. 

Donne di Calabria al via: si parte da Adele Cambria

La prima puntata, diretta da Mario Vitale, è dedicata ad Adele Cambria (Reggio Calabria 1931 – Roma 2015). Una produzione realizzata sullo sfondo dei lungomare di Scilla e di Reggio Calabria. Protagonista della narrazione è Eleonora Giovanardi che racconta la storia della giornalista e scrittrice di Reggio Calabria. Adele Cambria, protagonista dell’epoca italiana pre e post sessantotto e sostenitrice del movimento femminista, figura di spicco del giornalismo italiano.

GUARDA IL VIDEO: Al via Donne di Calabria, prima puntata dedicata ad Adele Cambria

Per arricchire la narrazione la produzione ha utilizzato anche immagini e filmati di repertorio, illustrazioni animate e interviste a testimoni del mondo della cultura, della politica e della società civile.

Tra i volti presenti, in questa puntata su Adele Cambria, l’ambientalista Grazia Francescato, la giornalista e amica Annarosa Macrì, la nipote Laura Giovine e il figlio Emilio Valli.

Le prossime puntate di Donne di Calabria

Come detto, la docu-serie conta 6 puntate e dopo la prima narrazione, dedicata ad Adele Cambria, per il tramite di Eleonora Giovanardi seguiranno quelle realizzate dalle attrici Camilla Tagliaferri, Tea Falco, Rocìo Muñoz Morales, Marianna Fontana e Margareth Madè.

Questi volti femminili saranno chiamati a raccontare le storie della contadina vittima della lotta al latifondo Giuditta Levato (Albi, 1915 – Calabricata, 1946), la sindaca Rita Pisano (Pedace, 1926 – Pedace, 1984), la prima sindaca donna in Italia Caterina Tufarelli Palumbo (Nocara, 1922 – Roma, 1979), la giornalista e scrittrice Clelia Romano Pellicano (Castelnuovo della Daunia, 1873 – Castellamare di Stabia, 1923) e la prima donna calabrese a entrare in Parlamento Jole Giugni Lattari (Tripoli, 1923 – Roma, 2007).

Il progetto lanciato dalla Film Commission targata Minoli

La docu-serie “Donne di Calabria” è stata realizzata nel 2021 e costituisce l’esordio come produttore audiovisivo di Fondazione Calabria Film Commission, all’epoca guidata da Giovanni Minoli.

Ma il progetto è anche il primo caso di opera audiovisiva italiana che vede coinvolta una Film Commission come co-produttore.

LEGGI ANCHE: Alla Festa del Cinema la serie “Donne di Calabria” della Film Commission di Minoli

L’ambientazione suggestiva delle puntate

Un percorso da Reggio Calabria al Parco Archeologico di Capo Colonna nei pressi di Crotone, dal lago Arvo al Parco Nazionale della Sila nel cosentino alle campagne di Catanzaro, fino a Castrovillari nel Parco Nazionale del Pollino e Gioiosa Jonica nella Locride.

Le ambientazioni della docu-serie Donne di Calabria rappresentano anche un viaggio fisico e simbolico nel patrimonio naturale, culturale e storico del territorio calabrese.

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