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CATANZARO – «Cado davvero dalle nuvole. Sono allibito». La polemica, all’indomani della partita tra Catanzaro e Paganese, sulla pulizia dei servizi igienici degli spogliatoi della squadra salernitana sfocia sul piano istituzionale e il presidente della Paganese calcio, Raffaele Trapani, reagisce con stupore alla notizia dell’ammenda di 3.500 euro inflitta alla società dal giudice sportivo perchè domenica scorsa, in occasione dell’incontro di calcio di Lega Pro prima divisione, i locali dello spogliatoio destinato alla compagine avversaria del Catanzaro sarebbero stati consegnati “sporchi e inadeguati all’uso», e perchè «i propri sostenitori avrebbero indirizzato reiterati cori offensivi verso un addetto federale».   «Domenica sono stato allo stadio e quando ho visto che lo spogliatoio destinato alla compagine calabrese non era stato pulito – racconta il presidente della compagine azzurrostellata – ho immediatamente incaricato magazzinieri ed inservienti a provvedere». «Per terra c’era dell’acqua e nulla più – dice Trapani – poi la squadra del Catanzaro ha potuto tranquillamente prendere possesso dei locali, nei quali sono stati portati,come sempre, cassette di acqua e gli immancabili dolci, nel più classico spirito di ospitalità che riserviamo alle formazioni avversarie. Persino il presidente del Catanzaro – sottolinea – a fine partita ha avuto parole di ringraziamento per l’ottima ospitalità. Ora ci piove addosso una tegola del genere. Che dire? Per quanto riguarda poi i cori, ero lì e non ne ho sentiti».   «Nelle prossime ore – conclude Trapani – mi sentirò con il presidente Macalli, al quale ricorderò che qui stiamo facendo sacrifici immensi per salvare il calcio e una multa di 3.500 euro pesa tantissimo sulle casse societarie».   

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