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CATATZANRO – Quando la storia chiama il cuore risponde. Erano più di duemila i tifosi giallorossi che hanno riempito la tribuna centrale per assistere alla presentazione del Catanzaro edizione 2014-2015. Tra di loro, anche Francesco Magro, con Noemi Lemme e Francesco Tolomeo ideatore e organizzatore del gruppo Facebook che ha raccolto più di dodici mila amici che hanno condiviso l’idea di riportare Joe Kamarà in giallorosso – che dice: «Kamarà a Catanzaro era un sogno che, però, si è realizzato. Un ritorno che, ne sono certo, riporterà entusiasmo nell’ambiente. Oltre a Kamarà, Cosentino ha portato elementi che faranno grande questa squadra. Questo perché il Catanzaro non è e non deve essere solo Kamarà. Quest’anno – ha concluso – gli stimoli per fare bene ci sono tutti. Ora, però, la parola passa al campo». 

  
 
La scenografia: semplice ed essenziale, con un lungo tappeto rosso che dal tunnel degli spogliatoi arrivava a ridosso della tribuna centrale. Una serata affidata alla voce storica della società giallorossa. Quel Tonino Trapasso che da sempre, prima di ogni partita, scandisce i nomi dei grandi calciatori – ma anche di assoluti sconosciuti – che, negli anni, sono passati dal Ceravolo. Con lui anche la giornalista Stefania Scarfò. La Kermesse è iniziata consegnando lo stadio alle campionesse d’Italia 2014 del Catanzaro Beach Soccer. Ad accompagnare le ragazze – capitanate da Rosanna Rovito la dirigenza con il presidente onorario Luigi Vavalà, il presidente Nunzio Sigillò, il suoi vice Giampiero Cosentino, il segretario Andrea Volpone, il tesoriere Francesco Matozzo, i responsabili tecnici Francesco Modestia e Francesco Basile, il preparatore atletico Valter Varano e il mister Fabio Gentile. Per loro anche una targa ricordo consegnata dal vicepresidente del Catanzaro Calcio, Ambra Cosentino. Quindi, sulla passerella, sono andati i ragazzi del settore giovanile accompagnati dagli istruttori e dal responsabile Carmelo Moro.
 
Accompagnati dai cori, i primi ad uscire sono stati l’avvocato Sabrina Rondinelli e il direttore sportivo Armando Ortoli. «Questo è un anno in cui non ci si può nascondere. Con il presidente Cosentino abbiamo un obiettivo e la squadra è stata costruita per raggiungerlo. Però – ha aggiunto – sappiate che abbiamo bisogno di tutti, sarà un campionato lungo e difficile, vi chiedo di non sparire e sostenerci come sapete fare». Poi dal tunnel arriva il patron della società giallorossa accompagnato dalla signora Franca. «La sconfitta con il Benevento ai play off – ha detto il numero uno della società – è stata una forte delusione che è servita per spronarmi a costruire una squadra che ci portasse il più in alto possibile. Non è stato facile portare a casa giocatori di grande esperienza. Un impegno che è andato ben oltre a quelli che erano i programmi iniziali». 
 
 Dopo di lui è stata la volta del vicepresidente Ambra Cosentino, della segreteria con Nazario Sauro e il team manager Michele Serraino; lo staff medico (Giuseppe Gualtieri, Massimo Iera, Vincenzo Macrì e Roberto Ceravolo), quello atletico con i preparatori Paolo Traficante, Giordano Negretti, Giorgio Scarfone e i tecnici Salvatore D’Urso e Ciccio Moriero. «Siamo qui – ha detto il tecnico – per dare soddisfazione ai tifosi ma soprattutto al presidente Cosentino che mi ha messo a disposizione una grande squadra». Quindi è stata la volta della squadra, con la tifoseria che ha gridato, a memoria, tutti i nomi dei loro beniamini. L’ultimo, come prevedibile, il top player della squadra giallorossa: Joe Kamarà. Un’operazione di mercato che, oltre a portare qualità ad un organico già ben assortito, servirà, se mai ce ne fosse ancora bisogno, a riaccendere l’entusiasmo e gremire nuovamente gli spalti del Ceravolo.
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