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L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – «Mia nonna è da sabato scorso ricoverata in Ortopedia, ma non può essere sottoposta ad un intervento chirurgico perché manca l’anestesista». E’ furente Loredana nel commentare l’assurda vicenda che si sta verificando all’ospedale “Jazzolino”, «non certo l’unica», aggiunge mentre la congiunta continua a sopportare con molta fatica il dolore. E intanto, mentre le ore passano, le novità, quelle positive ovviamente, latitano. Tutto ha inizio nella giornata del 14 luglio scorso quando l’anziana di 95 anni, cade in casa procurandosi la frattura del femore. I suoi familiari chiamano l’ambulanza che trasporta la malcapitata presso il reparto di ortopedia.

Col trascorrere delle lancette la situazione si fa sempre più pesante e nonostante gli antidolorifici, le sofferenze dell’anziana non accennano a diminuire. Tutt’altro. Si attende quindi che venga sottoposta ad intervento chirurgico che in simili condizioni (in primis l’età avanzata) può presentare delle difficoltà. Ciò nonostante è necessario agire. Il problema, però, arriva come una doccia fredda per i congiunti della 95enne: l’anestesista non è disponibile e quindi non si può procedere oltre.

Fino a quando? «Non lo sappiamo, non c’è stato riferito», ha commentato visibilmente alterata la giovane, aggiungendo: «Ci hanno detto che l’unico presta servizio presso il reparto di Rianimazione e che per ovvi motivi non può assentarsi. E allora? Cosa Dobbiamo fare? Mia nonna, a 95 anni, non può certo continuare ad essere imbottita di farmaci, nonostante sia una donna dalla tempra dura». I familiari hanno anche avanzato ai sanitari del presidio la proposta di reperire loro una figura professionale, pagando di tasca propria, ma ovviamente ciò non è possibile: «Ci hanno risposto che in quanto struttura pubblica, non si può procedere in questa direzione, tuttavia più trascorrono le ore e più il quadro clinico di mia nonna si aggrava, e questo ce l’hanno detto gli stessi medici».

Una vicenda paradossale che pone nuovamente al centro l’ospedale Jazzolino. E non è certo l’unica nel reparto di ortopedia: «C’è un’altra ragazza ricoverata qui da dieci giorni per una frattura al piede dopo essere stata investita dalla ruota di un’auto e anche lei non può essere sottoposta ad intervento. Noi vorremmo portarla in un altro nosocomio ma non ci sono posti disponibili e allora ci auguriamo che l’Asp prenda provvedimenti immediati perché, di questo passo, i rischi per i pazienti non potranno che aumentare».

E di quanto sia fondata la difficoltà di reperire figure professionali come gli anestesisti lo certificano le recenti affermazioni del dg Angela Caligiuri e il ds Michelangelo Miceli il dg Caligiuri, che avevano posto l’accento proprio su questo aspetto (non solo anestesisti ma anche ortopedici e radiologi sono in numero carente) confermano tuttavia di aver attivato tutte le procedure necessarie per potenziare i suddetti settori. Il massimo esponente della sanità vibonese, l’8 giugno scorso, aveva infatti comunicato l’espletamento delle pratiche per il concorso per i medici di Pronto soccorso e per 16 anestesisti e di aver già avviato la mobilità per quattro radiologi. Ma al momento, come visto, le gravi defezioni permangono.

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