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Il compianto Vincenzo Bruni

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VIBO VALENTIA – Un destino beffardo. Una tragedia che lascia senza fiato. Un’emorragia cerebrale non ha lasciato scampo a Vincenzo Bruni, ventinovenne vibonese, brillante imprenditore nel campo dell’information technology, da tempo trapiantato in provincia di Parma.

Il giovane è deceduto all’ospedale di Cesena dopo i due giorni di coma seguiti all’emorragia che lo ha colpito mentre, con moglie e figli, si trovava sulla riviera romagnola, a Lido Adriano, per far visita ad alcuni parenti. Vincenzo, la cui famiglia è originaria di Sciconi, frazione di Briatico, lascia la giovane moglie Erika Orecchio (già collaboratrice de Il Quotidiano del Sud) e due figli in tenera età, Gabriel, di due anni, e Leonardo, di appena due mesi. A piangerlo sono anche la madre Antonella Ascoli, il padre Michele e la sorella Miriam.

«Un legame straordinario che solo noi conosciamo e continuerà ad esistere oltre la vita terrena – ha avuto la forza di scrivere sua madre sui social -. La vita è stata ingiusta con te, troppo presto ti ha strappato da noi. Nel mio dolore sono certa che anche se non ti vedremo più, amore di mamma, sentiremo sempre la tua presenza».

Descritto da chi lo conosceva come giovane intraprendente e preparato, Sempre sorridente e disponibile. Vincenzo coltivava moltissimi interessi anche fuori dal campo lavorativo. Hobby che spaziavano dalla musica allo sport: praticava infatti lo snowboard, suonava la chitarra e si dilettava alla consolle come dj. Il ventinovenne, dopo il diploma da perito tecnico-industriale e varie esperienze lavorative, aveva fondato la Semantik Lab, azienda insediata nel Parmense, a Felegara, frazione di Medesano, che gestiva insieme alla moglie e al cognato. Una star-up nata per unire competenze elettroniche, meccaniche e informatiche nella realizzazione di progetti tecnologici. Si stava, insomma, facendo strada con caparbietà e sacrifici nel campo lavorativo, dedicandosi poi anima e corpo alla sua famiglia e a suoi adorati bambini. Finché un male imprevedibile non ha posto fine a tutto questo nel giro di appena due giorni.

A seguito del malore, Vincenzo era stato dapprima ricoverato in ospedale a Ravenna. Da lì è stato poi trasferito a Cesena dove è però sopraggiunto, inesorabile, il decesso. I funerali si sono svolti giovedì a Felegara. Una messa in sua memoria verrà celebrata nei prossimi giorni anche a Sciconi, dove risiedono i suoi familiari.  

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