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Il Comune di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Se non è una bella gatta da pelare, poco ci manca. Già, perché il coinvolgerà circa 1500 studenti vibonesi per circa un anno, per i quali bisognerà trovare una sede alternativa.

Il Comune si sta muovendo ma i disagi inevitabilmente ci saranno e non saranno solo logistici visto che i ragazzi arrivano da un anno di pandemia e di Dad. Allocarli sì, ma dove? Dove trovare le sedi opportunamente adeguate sarà un compito improbo per Palazzo Luigi Razza.

Tutto nasce – paradossalmente – da una buona notizia: l’annuncio della messa in sicurezza di quattro plessi scolastici del capoluogo per un totale di 9 milioni di euro: “Don Bosco”, “Garibaldi” e “Murmura-Trentacapilli”; la prima con circa 500 alunni, la seconda con 350 e la terza con 650, che presto saranno alle prese con una migrazione che potrebbe sforare, come nell’ultimo caso, anche i due anni.

È chiaro che per l’istituto guidato da Tiziana Furlano, lo spostamento non sarà totale ma a scaglioni, tuttavia il disagio ci sarà, quanto meno all’inizio. E lo stesso potrebbe toccare le scuole gestite dalle dirigenti Mimma Cacciatore ed Eleonora Rombolà.

I tempi sono stretti, anche perché l’estate passa in fretta e l’ideale sarebbe iniziare gli interventi prima del rientro in classe dei ragazzi, e per questo il comune ha emanato un avviso pubblico di manifestazione di interesse – vergato dal segretario comunale Domenico Scuglia – finalizzato a ricercare una serie di locali da acquisire in locazione passiva, da adibire temporaneamente ad uso scolastico per l’anno 2021/2022.

Il carattere del procedimento è puramente ricognitivo e non costituisce obbligo per l’Ente, che si riserva la facoltà di non acquisire in locazione passiva alcun immobile, anche se avente i requisiti richiesti con l’avviso in questione.

Ove mai il Comune riscontrasse l’idoneità dell’immobile all’uso dichiarato, potrà avviare la derivante trattativa con il soggetto proponente per la locazione, utilizzando gli istituti contrattuali disciplinati dalla vigente normativa. Immobile che dovrà avere destinazione scolastica ed ospitare, per un periodo presumibilmente non inferiore a 12 mesi, le seguenti classi da dislocare eventualmente anche in più sedi: 26 classi di scuola primaria (per un totale di 460 alunni) 30 classi di scuola secondaria di primo grado (715 studenti); ospitare anche i relativi servizi igienici (per gli scolari, disabili e adulti), alla luce delle linee guida del Miur sullo svolgimento delle attività didattiche connesse all’emergenza Covid.

Eventualmente è richiesta la presenza di una palestra e di altri spazi nonché di cortile esterno. La manifestazione di interesse è aperta anche ad immobili aventi consistenza inferiore a quella richiesta ma le strutture dovranno preferibilmente essere situate a Vibo Valentia città o in aree direttamente adiacenti.

Potranno essere presentate manifestazioni di interesse relative ad immobili non ancora rispondenti ai requisiti tecnici e funzionali ma per i quali la proprietà dovrà impegnarsi a realizzare, a propria cura e spese, le opere necessarie a rendere l’immobile conforme alle disposizioni di legge e ai requisiti richiesti.

I lavori dovranno essere ultimati entro l’inizio del prossimo anno scolastico e in tal caso il soggetto interessato dovrà dimostrare negli allegati alla manifestazione, con opportuni documenti che le modifiche da apportare permettono l’adeguamento alle norme ed ai regolamenti vigenti, nonché ai requisiti di cui al presente avviso nei tempi fissati.

Fin qui i punti contenuti nella manifestazione di interesse. Ma al problema dello spostamento dei ragazzi se ne aggiunge un altro: quella dell’esiguità di ambienti adeguati, sempre che i lavori riescano ad essere ultimati nei tempi previsti dall’amministrazione. Come detto, insomma, una bella gatta da pelare per “Palazzo Razza” che va incontro ad una estate caliente, non certo a livello climatico.

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