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Patrizia Pasquin

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Si è concluso con una condanna a 14 anni e mezzo di carcere il processo a carico di Patrizia Pasquin, 57 anni, di Tropea (VV), l’ex giudice coinvolta nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno che nel dicembre 2006 portò all’arresto della donna, all’epoca presidente della sezione civile del Tribunale di Vibo Valentia.

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La sentenza, giunta ieri sera dal tribunale penale di Salerno, ha inflitto all’ex magistrato – chiamata a rispondere di una lunga serie di accuse, che vanno dalla corruzione in atti giudiziari al falso e alla truffa aggravata ai danni dello Stato e al concorso esterno in associazione mafiosa – una pena più bassa dei 52 anni e mezzo chiesti dal pubblico ministero Patrizia Gambardella. Pasquin (difesa da Bruno Ganino, Agostino De Caro, e Salvatore Staiano) è stata inoltre interdetta in perpetuo dai pubblici uffici e condannata, assieme ad altri imputati ritenuti colpevoli a risarcire i danni al ministro della Giustizia, alla presidenza del consiglio dei Ministri, alla regione Calabria ed al Comune di Parghelì, tutti costituiti parte civile. L’impianto accusatorio costruito a carico degli imputati parla di un vasto giro di corruzione che sarebbe stato gestito dal sodalizio criminale composto dalla Pasquin e da altri coimputati finiti in manette.

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