X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

VIBO VALENTIA – Mancava solo l’ufficialità del Plenum del Csm. Che è arrivata questo pomeriggio: Camillo Falvo è ufficialmente il nuovo procuratore della Repubblica di Vibo Valentia. Lo scorso mese, la Quinta commissione per il conferimento degli uffici direttivi e semidirettivi, aveva votato all’unanimità la sua nomina (LEGGI), a riprova dell’elevato spessore dell’uomo e del magistrato che ha coordinato le più importanti inchieste antimafia nel territorio vibonese sotto la guida del procuratore Gratteri inaugurando una nuova stagione di legalità. Adesso il secondo step che ha decretato il nuovo incarico.

Cinquant’anni, originario di Lamezia, magistrato preparato, esperto in collaboratori di giustizia e profondo conoscitore della materia giuridica tanto da svolgere lezioni di aggiornamento per i colleghi, Camillo Falvo è stato uditore giudiziario dal ’97, poi 4 anni alla Procura di Rovigo, con applicazione extradistrettuale all’ufficio investigativo di Vibo. Nell’ottobre 2002 è stato trasferito al Tribunale di Catanzaro dove ha svolto funzioni sia di giudice civile che penale e nel 2006, dopo circa due anni di processo e numerosissime udienze, è stato relatore ed estensore della complessa e voluminosa sentenza sul disastro del camping “Le Giare”, nel Soveratese, per l’inondazione a causa della quale persero la vita 13 persone. In Calabria ha maturato una vasta esperienza decennale come giudice in processi di criminalità organizzata. Quindi l’esperienza a Messina e il ritorno, nel giugno del 2014 alla Dda di Catanzaro dove ha condotto le maggiori inchieste antimafia che hanno riguardato la provincia di Vibo Valentia, con centinaia di arresti, disarticolando i maggiori clan mafiosi del territorio: Mancuso su tutti. Succederà a Bruno Giordano, lo sfortunato collega deceduto nel dicembre 2018 a causa di un male incurabile nel dicembre del 2018, e a Filomena Aliberti che, da circa due anni, ha retto la Procura Vibonese in qualità di facente funzioni.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE