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Il negozio andato in fiamme

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VIBO VALENTIA – La scena è desolante. Il nastro bianco e rosso a delimitare la zona di accesso; l’odore, acre e forte, si avverte già a qualche metro di distanza; all’interno il buio assoluto tranciato da qualche fascio di luce solare. E, sopra ogni cosa, il silenzio. 

E quello che è stato per oltre 40 anni uno dei punti di riferimento del popoloso centro costiero che, col passare del tempo, è mutato attorno ad esso, oggi è solo un ammasso di suppellettili e mobilia arsa da quel fuoco che ha mandato in fumo i sacrifici di una vita. Quelli di Enzo Anello e dei suoi familiari.

Il commerciante di Vibo Marina ci aveva investito sopra tutta la sua vita in quel negozio di articoli sportivi, soprattutto per la pesca. Una vera e propria miniera d’oro e non poteva essere altrimenti in una località di mare come la principale frazione di Vibo. Ma tutto si è fermato mattina di martedì scorso quando un corto circuito generatosi dall’interno del locale sito sulla centralissima via Roma, ha provocato il disastro.

Nessun attentato, dunque, solo una fatalità che però non cambia l’epilogo, che è quello di un piccolo commerciante che ha dovuto, anche lui, subire i morsi della crisi economica riverberata dall’emergenza pandemica, e che adesso a perso tutto. E ad aggiungere maggior dolore alla cosa, la circostanza della perdita del suo amato cagnolino, presente nel negozio al momento dell’incendio e morto asfissiato dal fumo nel tentativo di mettersi al riparo. Un decesso davvero atroce.

Voglia di parlare, l’interessato non ne ha molta. Troppo duro il colpo ricevuto, un diretto al volto che stordisce ma che non mette K.O. «Purtroppo non c’è molto da dire – afferma l’interessato – Da un giorno all’altro ci siamo ritrovati col non avere più nulla dopo un’intera vita di sacrifici. È come se una parte della mia esistenza, e di quella della mia famiglia, se ne sia andata. Per oltre 40 anni abbiamo tenuto duro, superando tanti momenti di crisi, e adesso stavamo affrontando anche questa legata al Covid. Purtroppo è avvenuto ciò che non ci aspettavamo».

L’amarezza di Anello è tanta, non soltanto per come sono andate le cose, ma perché in quel maledetto incendio ha perso il suo fidato amico: «Ha avuto una morte terribile. Ha cercato di ripararsi per sfuggire alle fiamme ma il fumo purtroppo non gli ha dato scampo. L’avevo adottato tre anni fa – aggiunge Enzo Anello con la voce visibilmente commossa – e da allora era sempre con me. L’ho visto crescere…».

Risollevarsi non sarà impresa facile, tuttavia il commerciante di Vibo Marina dimostra tutta la sua caparbietà: «Il mio negozio è stato per anni un punto di riferimento per tutta la comunità di Vibo Marina e non solo, visto che spesso viene gente anche dai comuni vicini. Questo significa che abbiamo sempre lavorato bene. E vogliamo continuare a farlo».

Numerosi gli attestati di solidarietà all’esercente di Vibo Marina soprattutto da parte della popolazione, gente che con lui ha condiviso la crescita economica della frazione nel periodo d’oro e che adesso sta affrontando questi tempi durissimi.

Anche il sindaco Maria Limardo ha espresso la vicinanza sua e dell’Amministrazione comunale «al concittadino Vincenzo Anello per il gravissimo incendio che ha devastato il negozio di articoli sportivi “Anello Sport” sito nella centralissima Via Roma di Vibo Marina. Purtroppo alla situazione economica aggravata dalla pandemia, un’altra tegola si abbatte su una attività commerciale del nostro territorio e su un’intera famiglia. Eventi di tali proporzioni non rappresentano solo  danno economico, ma il crollo di un sogno portato avanti con tanti sacrifici. Sono certa che il Signor Vincenzo Anello, non si arrenderà e che riprenderà la propria attività con maggior vigore, poiché – scriveva Luigi Einaudi: “È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno”».…

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