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I carabinieri di Arena

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ARENA (VIBO) – Ha dell’assurdo quanto accaduto nei giorni scorsi alla Stazione dei Carabinieri di Arena guidata dal maresciallo Valerio Oriti (LEGGI). Due persone – una sotto misura specifica di prevenzione accompagnato da un suo amico – si sono presentate alla caserma.

Arrivate all’orario stabilito per il provvedimento adottato, però, anziché citofonare hanno fatto irruzione dal cancello dirigendosi direttamente verso il portone e prendendolo a calci e pugni. Mentre i due scavalcavano la recinzione perimetrale, i carabinieri, allertati dal trambusto provocato durante l’avvicinamento si erano allertati.

Al momento dell’apertura del portone è iniziata una colluttazione tra le Forze dell’Ordine e i due soggetti. In particolar modo, l’amico di quello che aveva l’obbligo di firma, ha inveito contro i militari e, dopo essersi autodichiarato positivo al covid-19 ha iniziato a sputare all’indirizzo degli stessi.
C’è da dire che l’uomo si era sottoposto al tampone molecolare nella mattinata di lunedì scorso – per via della positività di alcuni suoi familiari – e ha utilizzato il virus come minaccia verso i militari dell’Arma.

Di conseguenza, secondo quanto appreso, alcuni militari della stazione sono in quarantena proprio per quanto accaduto, in attesa del tampone molecolare a cui si sottoporranno a stretto giro. Non è chiaro se dalla colluttazione ci siano stati dei feriti ma certo è che sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118.

Gli aggressori sono stati posti ai domiciliari in quanto, essendo risultata positiva, una delle due persone, non può comparire davanti al giudice (è pertanto rimangono in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto).
Per quanto riguarda la caserma dei carabinieri svolge regolare servizio di apertura la pubblico nonché servizi di pattuglia per il controllo del territorio. Un caso singolare anche per come si è sviluppato il tutto. Come arma offensiva, infatti, non è stato utilizzato nessun utensile bensì il virus in atto.

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